Bullettino di archeologia cristiana (2.Ser. 5.1874)

DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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Non chiuderò il breve annunzio senza notare i preziosi
idiotismi DIVNÀN per Jonas, QVETI per celi: Lo scambio del
di, z, j nelle antiche pronunci e è stato da me più volte avvertito:
quoti per celi consuona col cesquet, quesquet e simili frequen-
tissimi nell'epigrafia cristiana; e dimostra la verità dell'antica
pronuncia dura del c innanzi le vocali è, i giustamente asserita
dal Corssen, dal Schuchardt e dai maggiori filologi, e in vano
da altri impugnata \

GERUSALEMME - Sepolcri antichissimi creduti giudaico-cristiani.

Il eh. sig. Clermont-Ganneau, cui dobbiamo la famosissima
stela di Mesa re di Moab e la greca pietra terminale del re-
cinto sacro del tempio di Gerusalemme, ha teste annunciato
altre scoperte avvenute in Palestina, delle quali non può tacere
il Bullettino di cristiana archeologia. Il rapporto dell' illustre
archeologo francese è stato divulgato in inglese dalla società, co-
stituita da otto anni in Londra, per l'esplorazione della Palestina
nel suo Quartely statement di quest'anno; e poi tradotto in
francese dal eh. Bonetty negli Annales de philos. chrét. fascicolo
d' Agosto p. 150 e segg. Io mi servo dell' edizione del Bonetty,
non avendo potuto vedere quella di Londra.

Nel versante orientale della famosa valle di Giosafat sotto
il monte dello Scandalo, poco oltre il monte degli Olivi presso
Betania, è stato rinvenuto un gruppo di arche sepolcrali con
nomi ebraici e greci, che il signor Clermont-Ganneau ha giu-
dicato appartenenti a Cristiani dei tempi della prima predica-
zione dell' evangelo in Palestina. L'importanza intrinseca del

1 Vedi Corssen, Ueber Aussprache ecc. 2 ed. T. I p. 43 e segg.; Schu-
chardt, Der vokalismus des vulgàrlateins T. I p. 150 e segg.; W. Neumann,
Mèlanges philologiques , Prononcialion du G latin, Paris 1873 ; Révue arch.
Dee. 1873 p. 419; Pezzi nella Rivista di filologia, Nov. 1873 p. 239 e segg.