Bullettino di archeologia cristiana (2.Ser. 5.1874)

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fatto cresco molto per la qualità del segno, che ha fatto rico-
noscere quelle arche come cristiane. Questo segno è la croce :
e basta aver gustato i primi elementi della sacra archeologia e
della critica per intendere di quanto valore sarebbe il certifi-
care l'uso di quel segno come caratteristico di cristianità in
sepolcri della primitiva chiesa gerosolimitana e di determinarne
la forma precisa.

Epilogherò in brevi cenni i fatti annunciati ; e in pari
tempo verrò provocando gli schiarimenti, che V importanza del-
l'argomento, a mio parere, richiede. L'illustre relatore distin-
tamente annovera otto arche sepolcrali con nomi altri scritti,
altri graffiti od incisi in lettere ebraiche, sette con nomi in
lettere greche. I nomi scritti in ebraico sono: 1 Salorne mo-
glie di Giuda ; 2 Giuda ; 3 Giuda lo scriba, e sull' altra fac-
cia del sarcofago Giuda figlio di Eleazar lo scriba; 4 Simeone
figlio di Gesù (Bar JeshuoJ ; 5 Marta figlia di Fasach ; 6 Eleazar
figlio di Natimi ; 7 Giuda figlio di Anania ; 8 Salamsion figlia
di Simeone il prete. Ve ne ha altri, che non si è potuto deei-
ferare. La prima delle otto recitate epigrafi è scritta due volte,
neir arca cioè e sul suo coperchio ; e in ambedue gli esemplari
è accompagnata da un segno, che il relatore descrive simile a
foglia ovvero ad un arco colla sua freccia, e che egli stima
simbolo crociforme. Senza un disegno sotto gli occhi è impos-
sibile giudicare di cotesto segno crociforme, ossia di cotesta
pretesa foggia di croce dissimulata gerosolimitana. La descri-
zione me la fa credere simile alle fogliuzze nell'epigrafia greca
e nella latina adoperate per interpunzioni ed ornamenti finali ;
in latino appellate hederae distinguentes \ Più probabile segno
di croce sembra quello, che segue il nome di Giuda nelF epi-
grafe n. 2. Neil'edizione del Bonetty è rappresentato così
ma anche qui è necessaria l'impronta esatta del monumento:

1 V, Bull. 1863 p. 6; 1869 p. 80, 81.