DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA 125
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o-lorie dei martiri e dei fedeli dell'età apostolica la pia me-
moria d'un grande Cristiano dei nostri giorni, Monsig. Saverio
de Merode. Il degno fratello di lui sig. conte Werner de Merode,
continuando le nobili e generose opere dell'illustre defonto,
largamente soccorre al non tenue dispendio di sì lodevole
impresa.
Cimitero di s. Agnese
Nel secondo fascicolo di quest'anno a pag. 79 ho promesso
qualche cenno intorno alle escavazioni continuate nel cimitero
di s. Agnese sotto la basilica estramurana dai EE. canonici
regolari Lateranensi, pel cui attivo zelo tanta parte di quella
veneranda sotterranea necropoli è tornata alla luce. Le iscri-
zioni sepolcrali testé rinvenute hanno, come le altre di questo
assai conservato cimitero, la bella proprietà di rimanere tut-
tora al loro primitivo posto: ma ciò vieppiù necessario ne rende
T esame topografico fondato sull' esatta pianta del sotterraneo
labirinto. A quest'impresa dai ER. canonici Lateranensi è stato
invitato, con mio pieno consenso, il sig. Mariano Armellini; il
cui nome ho già altra volta onoratamente ricordato nel Bullet-
tino. Egli sta lavorando per adempiere con diligenza e con cri-
tica il nobile mandato : io qui accennerò soltanto, secondo
l'indole del Bullettino, qualche notabile particolarità scoperta
nelle gallerie novellamente sterrate.
Non rari sono in queste gallerie i monogrammi del nome
di Cristo incisi sulle pietre e graffiti sulla calce dei loculi:
predominante è la consueta forma decussata del monogramma,
come nella seguente semplice e cara epigrafe tracciata nella
calce: ^ PEISCILIANI ANIMA IN PACE £
Ma alla testa d'un loculo il monogramma è segnato così: X.Que-
sto modo di sovrapporre la croce monogrammatica alla sigla X
{Irpovg Xpiu-cog), ovvero d'inserire il X (Xpicróg) nella parte
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o-lorie dei martiri e dei fedeli dell'età apostolica la pia me-
moria d'un grande Cristiano dei nostri giorni, Monsig. Saverio
de Merode. Il degno fratello di lui sig. conte Werner de Merode,
continuando le nobili e generose opere dell'illustre defonto,
largamente soccorre al non tenue dispendio di sì lodevole
impresa.
Cimitero di s. Agnese
Nel secondo fascicolo di quest'anno a pag. 79 ho promesso
qualche cenno intorno alle escavazioni continuate nel cimitero
di s. Agnese sotto la basilica estramurana dai EE. canonici
regolari Lateranensi, pel cui attivo zelo tanta parte di quella
veneranda sotterranea necropoli è tornata alla luce. Le iscri-
zioni sepolcrali testé rinvenute hanno, come le altre di questo
assai conservato cimitero, la bella proprietà di rimanere tut-
tora al loro primitivo posto: ma ciò vieppiù necessario ne rende
T esame topografico fondato sull' esatta pianta del sotterraneo
labirinto. A quest'impresa dai ER. canonici Lateranensi è stato
invitato, con mio pieno consenso, il sig. Mariano Armellini; il
cui nome ho già altra volta onoratamente ricordato nel Bullet-
tino. Egli sta lavorando per adempiere con diligenza e con cri-
tica il nobile mandato : io qui accennerò soltanto, secondo
l'indole del Bullettino, qualche notabile particolarità scoperta
nelle gallerie novellamente sterrate.
Non rari sono in queste gallerie i monogrammi del nome
di Cristo incisi sulle pietre e graffiti sulla calce dei loculi:
predominante è la consueta forma decussata del monogramma,
come nella seguente semplice e cara epigrafe tracciata nella
calce: ^ PEISCILIANI ANIMA IN PACE £
Ma alla testa d'un loculo il monogramma è segnato così: X.Que-
sto modo di sovrapporre la croce monogrammatica alla sigla X
{Irpovg Xpiu-cog), ovvero d'inserire il X (Xpicróg) nella parte