Imeneo che Io precede (e che per noi è il daduco de
misteri di Ati), e la pronuba , la paranymphos, e la
sposa stessa, che gli si mettono secondo il cav. Panofka a
rirapetto, doveano aver forza abbastanza per ricondurlo
ad altri desiderii e doveri. 11 cav. Panofka credendo
aver io inteso per Bacco la figura, che in verità spie-
gai per Ali, prova non esser Bacco da ravvisarsi in
quella figura, ed in ciò chiara cosa ò ch'egli combatte
senza avversario. Egli poi intende per prora 1' utensile
che porta una delle donne dipinta presso al quadretto
di Ati, nè può negarsi che non solo a questa spiega-
zione piegasi bene la forma di quell' utensile , ma an-
cora che una simile prora, come noteremo di poi, ne' di-
dinti di questa stessa casa porta nelle mani Tritone. Ma
d' altra parte tanto simile è la forma dell' echetla del-
l' aratro, che qui corrisponderebbe al cornucopia della
figura che è dall'altro Iato, che ancora mi par più
verisimilmente nelle mani di questa donna potersi inten-
dere per essa 1' oggetto di cui si ragiona.
Ma checché voglia di ciò pensarsi , tempo è che ci
volgiamo alla propostaci descrizione.
Ha 1' androne di questa casa una apertura più ampia
della solita con soglia di travertino , dopo della quale
erano due scalini: del primo rimangono le sole due estre-
mità: il secondo formava come una seconda soglia , e le
cavità in essa impresse mostrano come la porta da via che
su di essa schiudevasi , avea, come al solito, la sua cassa
adorna da mostro di legno {antepar/menta) ed era a tre
imposte (triforis), ciascuna delle quali fermavasi sulla so-
glia co' suoi particolari paletti [pessult). Le due imposte
tra loro congiunte trovavansi a sinistra di chi entrava :
e tutle spiegavansi neh" interno dell' androne. Come più
vasta del solito è l'apertura di questo androne, così è an-
cor esso degli altri assai più ampio , avendo però com-
mune con altri la circostanza di esserne il suolo in pendio
Terso la via per dar cosi scolo in essa alle acque. E per
lo stesso intendimento trovasi inoltre nel suolo di questo
androne da presso all' ingresso un'apertura, per la quale
anche 1' acqua riceveasi ne' tubi sotterranei , coverta da
lastra di travertino. Il pavimento è ornato da musaico
di bianche pielruzze cinte da doppia cornice di nere. Nel
muro a sinistra è in primo luogo una porticina , ed indi
lo zoccolo è ornato da cerchi , e da figure rettilinee di»
verse di vari! colori : sopra su fondo cileslro in un primo
scompartimento è il quadretto a metà perduto colla don-
na con due fiaccole già da noi descritto nella pag. 33
del precedente anno V, e di cui anche pocanzi facem-
mo parola. A ben considerarlo sembra che l'inlonico ,
in cui questo quadretto fu dipinto, fu riportalo sali1 an-
tico che ne venne tolto , secondo un costume frequen-
te in Pompei , e di cui avremo ancora in questo stes-
so ediflzio altri esempli. Questo primo scompartimen-
to da larga striscia nera è saparato da un secondo , nel
fondo del quale è effigiala una Baccante coronata con
timpano nella destra e tirso nella sinistra. Nel muro a
rirapetto su zoccolo presso che simile i compartimenti
son tre ancor essi a fondo cileslro. Nel primo verso la
porta è effigiata nel campo una donna con cornucopia ;
nel secondo è in un quadretto medio la già ricordata rap-
presentazione di Ati e Sangarilide da noi descritta nel-
la stessa pocanzi citata pagina dell'anno V , e nel terzo
è la donna con prora o altro istrumento forse di agricol-
tura, di cui pur nello slesso luogo dicemmo. Questi con-
parlimenti sono distinti da ampie fasce nere verticali
con rabeschi pressoché interamenti perduti. Una corni-
cetta intagliata di stucco, dipinta a colori diversi, corona
questi dipinti. AI suo terminar verso 1' atrio questo an-
drone ha ornamenti di scanalature ed intagli di stucco
con pilastrino prominente soltanto dalla sinistra parete.
Dalla porticina , che dicemmo essere a sinistra presso
l'ingresso di questo androne, entrasi in un corridojo ret-
tangolare che rimaneasi sottoposto ad una scala che dal-
l'alrio conduceva al piano superiore , e la quale per le
tracce, che tuttavia ne restano sulle mura, par che era di
legno , e piegava alla destra. Uno zoccolo rosso con
rozzo intonico superiore avea questo corridojo, il cui
pavimento era a livello di quello dell'atrio. La posi-
zione di esso con uscita sola presso all' androne, e per
conseguenza alla porta da via, il rendeva assai proprio
alla dimora, precisamente notturna, di un ostian'a o
L'atrio, al quale senza alcun indizio di soglia e di
chiusura si passa, come al solito, dall'androne, era
tuscanico : ed il suo pavimento facendo conlinuazione
con quello dell' androne, è pur di bianche pietruzze
con cornici di nere, che si piegano ancora seguendo
misteri di Ati), e la pronuba , la paranymphos, e la
sposa stessa, che gli si mettono secondo il cav. Panofka a
rirapetto, doveano aver forza abbastanza per ricondurlo
ad altri desiderii e doveri. 11 cav. Panofka credendo
aver io inteso per Bacco la figura, che in verità spie-
gai per Ali, prova non esser Bacco da ravvisarsi in
quella figura, ed in ciò chiara cosa ò ch'egli combatte
senza avversario. Egli poi intende per prora 1' utensile
che porta una delle donne dipinta presso al quadretto
di Ati, nè può negarsi che non solo a questa spiega-
zione piegasi bene la forma di quell' utensile , ma an-
cora che una simile prora, come noteremo di poi, ne' di-
dinti di questa stessa casa porta nelle mani Tritone. Ma
d' altra parte tanto simile è la forma dell' echetla del-
l' aratro, che qui corrisponderebbe al cornucopia della
figura che è dall'altro Iato, che ancora mi par più
verisimilmente nelle mani di questa donna potersi inten-
dere per essa 1' oggetto di cui si ragiona.
Ma checché voglia di ciò pensarsi , tempo è che ci
volgiamo alla propostaci descrizione.
Ha 1' androne di questa casa una apertura più ampia
della solita con soglia di travertino , dopo della quale
erano due scalini: del primo rimangono le sole due estre-
mità: il secondo formava come una seconda soglia , e le
cavità in essa impresse mostrano come la porta da via che
su di essa schiudevasi , avea, come al solito, la sua cassa
adorna da mostro di legno {antepar/menta) ed era a tre
imposte (triforis), ciascuna delle quali fermavasi sulla so-
glia co' suoi particolari paletti [pessult). Le due imposte
tra loro congiunte trovavansi a sinistra di chi entrava :
e tutle spiegavansi neh" interno dell' androne. Come più
vasta del solito è l'apertura di questo androne, così è an-
cor esso degli altri assai più ampio , avendo però com-
mune con altri la circostanza di esserne il suolo in pendio
Terso la via per dar cosi scolo in essa alle acque. E per
lo stesso intendimento trovasi inoltre nel suolo di questo
androne da presso all' ingresso un'apertura, per la quale
anche 1' acqua riceveasi ne' tubi sotterranei , coverta da
lastra di travertino. Il pavimento è ornato da musaico
di bianche pielruzze cinte da doppia cornice di nere. Nel
muro a sinistra è in primo luogo una porticina , ed indi
lo zoccolo è ornato da cerchi , e da figure rettilinee di»
verse di vari! colori : sopra su fondo cileslro in un primo
scompartimento è il quadretto a metà perduto colla don-
na con due fiaccole già da noi descritto nella pag. 33
del precedente anno V, e di cui anche pocanzi facem-
mo parola. A ben considerarlo sembra che l'inlonico ,
in cui questo quadretto fu dipinto, fu riportalo sali1 an-
tico che ne venne tolto , secondo un costume frequen-
te in Pompei , e di cui avremo ancora in questo stes-
so ediflzio altri esempli. Questo primo scompartimen-
to da larga striscia nera è saparato da un secondo , nel
fondo del quale è effigiala una Baccante coronata con
timpano nella destra e tirso nella sinistra. Nel muro a
rirapetto su zoccolo presso che simile i compartimenti
son tre ancor essi a fondo cileslro. Nel primo verso la
porta è effigiata nel campo una donna con cornucopia ;
nel secondo è in un quadretto medio la già ricordata rap-
presentazione di Ati e Sangarilide da noi descritta nel-
la stessa pocanzi citata pagina dell'anno V , e nel terzo
è la donna con prora o altro istrumento forse di agricol-
tura, di cui pur nello slesso luogo dicemmo. Questi con-
parlimenti sono distinti da ampie fasce nere verticali
con rabeschi pressoché interamenti perduti. Una corni-
cetta intagliata di stucco, dipinta a colori diversi, corona
questi dipinti. AI suo terminar verso 1' atrio questo an-
drone ha ornamenti di scanalature ed intagli di stucco
con pilastrino prominente soltanto dalla sinistra parete.
Dalla porticina , che dicemmo essere a sinistra presso
l'ingresso di questo androne, entrasi in un corridojo ret-
tangolare che rimaneasi sottoposto ad una scala che dal-
l'alrio conduceva al piano superiore , e la quale per le
tracce, che tuttavia ne restano sulle mura, par che era di
legno , e piegava alla destra. Uno zoccolo rosso con
rozzo intonico superiore avea questo corridojo, il cui
pavimento era a livello di quello dell'atrio. La posi-
zione di esso con uscita sola presso all' androne, e per
conseguenza alla porta da via, il rendeva assai proprio
alla dimora, precisamente notturna, di un ostian'a o
L'atrio, al quale senza alcun indizio di soglia e di
chiusura si passa, come al solito, dall'androne, era
tuscanico : ed il suo pavimento facendo conlinuazione
con quello dell' androne, è pur di bianche pietruzze
con cornici di nere, che si piegano ancora seguendo