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toria , e con cornncopia , come genio tutelare e nume Camana (Serv. ad Aen. lib. VI e 36), o come amata

della città. Possiamo aggiugnere a queste osservazioni da Glauco marino, che pare aver avuto qualche rela-

del dotto collega , che anche la leggenda ox AN, che zione co' Calcidesi di Eubea fondatori di Cuma stessa

è la più frequente nelle monele Ugenline , secondo la ( cf. Aesc/u/lifragni, in Glauco Ponilo n. 21-20 ).

più pura greca paleografia va Iella Ozan, e non Oxan. Cita qui l' esempio delle monete de' Breltii con testa di

Forse gli sludii del dialetto salentino , che cominciano Teli ornata di granchio marino (Miiller Handb. § 4-02,

ora a divenire importanti , potranno meglio dilucidare i), e soggiugne che la moneta ricordar potrebbe i doni

il valore e 1' uso di questo carattere. Nota pure il eh. erotici di Glauco, che recava a Scilla v-òy/^xy ì,ccfi\uy.

Cavedoni che nella moneta del Millingen non si vede ri- (Alhen. VII p. 297 B) , a' quali doni crede pure che

petuta nel ritto la nota co sotto la testa di Minerva , riferiscansi quelle voci di Eschilo nel Glauco appo Ate-

come in quella del museo estense e nella sopra citata neo lib. Ili pag. 87/.óy^oc , pùiS, W ó?psx che con-

del Pellerin , e soggiugne P osservazione che l'asse u- frontano colle monele di Cuma. Passa al tipo della ga-

gentioo non corrisponde al peso de' semonciali , donde Ica anche proprio delle più vetuste cumane, citando le

trae che Ugento , del pari che altre città della Magna fig. 2e3 della tav.Ili de'miei opuscoli, e Io riferisce

Grecia , fatte colonie romane , continuarono ad ira- al vanto di primi inventori delle miniere ed officine di

pronlare le loro monete fin dopo il 665 di Roma, in cui rame , j^xXkoO, che i Calcidesi di Eubea si attribuì-

fu promulgata la legge Papiria, e forse anche ne'primi vano, derivandone anche il lor nome (Steph. v. /.xÀ-

tempi dell'impero. Anche il sig. Millingen avea osser- xis , ed AiS-^os , cf. Euslalh. ad perieff..v,'j6&).

vata 1' estrema diminuzione dell' asse ugentino (che si Ricorda la galea che nelle monele di Teniesa con altre

verifica pure in Brindisi ed in Pesto) , ed avea da ciò armature allude pure alle miniere di quella contrada

conghietlurato che Ugento potette esser colonia Roma- (Milling. consid. p. 82 ) ; ed in ultimo osserva che

na , benché ciò non dicasi dagli scrittori. A me però ' Calcidesi avranno avute officine rinomale anche in

par difficile che se Ugento fosse slata colonia , avesse Cuma, giacché la galea divenne tipe -

usata la forma greca 0 messapica della sua leggenda ; monete de'Campani che poscia 1' occnp="n

e forse usò L'S per mettere le sue monete di accordo Nel trascrivere illustrazioni tanto d< -

colle vicine di Brindisi. usar vogliamo della libertà di osservare e w

Cumue. Riporta il sig. Millingen la cumana d' ar- collega non esita, come si vede, a spi e~~

genio con tesla muliebre , e nel rovescio il solito tipo tiche monete cumane con relazioni ali =",_

di una conchiglia bivalve sulla quale è , com' egli dice, che il sig. Millingen abbia credulo nel! h-1"

un sorcio marino 0 altro animale , con epigrafe retro- sua Sylloge , che più recente di quellee-q v_

grada KVMA10N. La dice inedita del suo gabinetto , celebrità del mito della cumana Sibili e-1" CC

e ne ricorda la somiglianza con quella, che ha osca epi- delle Sibille, come già celebri e note, j e-

grafe PISKINIS , e eh' egli attribuisce a Picentia, della Euripide, Aristofane, non pare che que e-2 w |

quale moneta , e delle altre già conosciute di Cuma sig. Millingen possa dirsi fondala. In =- —

con sorcio sulla conchiglia dicemmo già nel II volume mento di Eschilo dee notarsi che nelle e-? ^_

de' nostri opuscoli pag. 56 e segg. E qui dotte osser- ro'e di Eschilo sogliono riconoscersi ini §-

vazioni so questa cumana moneta va al suo solito ag- Muas le conchiglie dette pur f/i)*k£S, e.ojE-ìr q |

giugnendo il sig. ab. Cavedoni : vede egli nel nodo de' Plin.lib.XXXII segm.9): ed auche Esicl |_ Q >

capelli della testa del ritto, sia pel modo dell'acconcia- óffpiou ti eidos, la fine per la galetEJp

tura , sia per ornamento appostovi, la somiglianza del mente ha la forma Plutouia ('AiSos =_ Q

lembo di una conchiglia, e perciò vi sospetta indicala rinunziare alla spiegazione datane al Ir =j£> i_ g

una deità marina, cioè Scilla effigiala intera in allre mi sembra più da vicino concernere .=_ (^J 0

monele di Cuma, 0 perchè creduta mauVe della Sibilla per cui celebre era divenuta la nostra§_^ ^
 
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