DOI Heft:
Nr. 95 (1. Maggio 1848)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12310#0051
BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.
N.° XCV (7 dell'anno VI) — l Maggio t848.
Gli articoli, che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell' editore cav. Francesco M. Avellino.
Sulla figulina rappresentante una protome di toro a volto umano pubblicala nella fig. 3 della tav. V.
deli anno ìli di questo bulicitino — Della iscrizione osca di N. Vesulliaeo — Notizia di alcuni
vasi dipinti rinvenuti in S. Maria di Capua — Notizia di alcune iscrizioni in dialetto Messapico —
Bibliograjia, Supplément aux considérations sur la mtmismalique de V ancienne Italie
par James Millingen avec 2 planches i844' Florence 32 p. 8.
Si, Ila Jigulina rappresentante una protome di toro
a volto umano pubblicala nella Jig. 3 della tav. 5
dell anno III di questo bullellino.
La gran copia di novelli materiali, la cui pubbli-
cazione non ci parea doversi differire , ha fatto si che
il nostro bullellino lasciasse accumulare soverchiamente
il suo debito non solo di notizie bibliografiche concer-
nenti i nostri patrii monumenti, ma ancora delle suc-
cinte osservazioni intorno ad alcuni di essi, di cui tro-
varci già da noi date le semplici incisioni. Avremmo
il maggior desiderio di soddisfare prontamente l'uno
e l'altro di questi debili, e se le condizioni della no-
stra intrapresa Io avessero permesso , avremmo data
perciò opera alla impressione di un volume di suppli-
mento a' cinque già pubblicati. Ma poiché ci è stalo
impossibile aggiugnere un novello e sì grave sagrificio
a quelli che per solo amor della scienza , e privi di
qualunque incoraggiamento, abbiamo già falli per cin-
fjue anni e proseguiamo a fare nel sesto con una per-
severanza, di cui desideriamo che i nostri colleghi ar-
cheologi ci tengano alcun conto , siamo obbligali a
sdebitarci il meglio che potremo, nel corso stesso delle
nostre ordinarie pubblicazioni.
De' monumenti adunque già per noi pubblicali, ma
senza illustrazione , primo ci si offre la bella figulina
incisa nella fig. 3 della tav. V del nostro anno III.
Venne essa da una tomba di Nola nelle mani del sig.
Raffaele Barone, e la grandiosità dello siile, la finezza
del lavoro , e la sua perfetta conservazione ci consi-
gliarono a pubblicarne il disegno. Si sa bene del re-
divivo ri.
sto che simili protomì non sono rare a comparire pre-
cisamente ne' sepolcri , e molte di esse tratte appunto
da tombe , anche nolane , furono da me ricordate nel
Il volume de'miei opuscoli (p. i3g e 14.7)» non senza
osservare quanto fosse questa funebre destinazione più
conveniente alla significazione dionisiaca, e per conse-
guenza mistica di quella effigie , che alla fluviatile ;
tanto più che in compagnia di essa trovaronsi ne' se-
polcri di Nola anche immagini sileniche. Vedi la pag.
2r dell'anno 1829 del bullellino dell'istituto di cor-
rispondenza archeologica. Posso ora aggiugnere che
anche quest1 uso di effigiare le sole prolomi senza il
collo («pósecifx ) era proprio delle bacchiche effigie,
come coll'aulorilà di Pausatila lib. I c. 2 e di Aleneo
lib. III p. 78, e lib. VII p. 533 Dalech. mostrò il Mai-
ler Ilandb. p. 111, ed io con diversi esempli pur con-
fermai nella pag. 61 della mia descrizione della ter-
za casa pompejana alle spalle del tempio della
Fortuna. Alle quali dimoslrazioni polrebbe forse ag-
giugner qualcuno anche quella che si può trarre dalla
covertura della testa cinta da diadema, di cui la no-
stra figulina è ornala, e la quale è ancor esso notis-
simo bacchico atlribulo. Quesla fa rammentar precisa-
mente le parole di Diodoro (lib. IV cap. 4-) che dice
aver Bacco per evitar il dolore, che alla tesla cagiona
il vino, coverla quesla di mitra, per la qua! cosa ebbe
nome di mitroforo : dalla qual milra soggiugne essersi
poi derivato il diadema de' re : e veggansi le simili
autorità additate nelle noie dal Wesselingio.
A' quali recali esempli di effigie simili a quesla, che
qui pubblichiamo , potrebbero altri non pochi andarsi
I
N.° XCV (7 dell'anno VI) — l Maggio t848.
Gli articoli, che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell' editore cav. Francesco M. Avellino.
Sulla figulina rappresentante una protome di toro a volto umano pubblicala nella fig. 3 della tav. V.
deli anno ìli di questo bulicitino — Della iscrizione osca di N. Vesulliaeo — Notizia di alcuni
vasi dipinti rinvenuti in S. Maria di Capua — Notizia di alcune iscrizioni in dialetto Messapico —
Bibliograjia, Supplément aux considérations sur la mtmismalique de V ancienne Italie
par James Millingen avec 2 planches i844' Florence 32 p. 8.
Si, Ila Jigulina rappresentante una protome di toro
a volto umano pubblicala nella Jig. 3 della tav. 5
dell anno III di questo bullellino.
La gran copia di novelli materiali, la cui pubbli-
cazione non ci parea doversi differire , ha fatto si che
il nostro bullellino lasciasse accumulare soverchiamente
il suo debito non solo di notizie bibliografiche concer-
nenti i nostri patrii monumenti, ma ancora delle suc-
cinte osservazioni intorno ad alcuni di essi, di cui tro-
varci già da noi date le semplici incisioni. Avremmo
il maggior desiderio di soddisfare prontamente l'uno
e l'altro di questi debili, e se le condizioni della no-
stra intrapresa Io avessero permesso , avremmo data
perciò opera alla impressione di un volume di suppli-
mento a' cinque già pubblicati. Ma poiché ci è stalo
impossibile aggiugnere un novello e sì grave sagrificio
a quelli che per solo amor della scienza , e privi di
qualunque incoraggiamento, abbiamo già falli per cin-
fjue anni e proseguiamo a fare nel sesto con una per-
severanza, di cui desideriamo che i nostri colleghi ar-
cheologi ci tengano alcun conto , siamo obbligali a
sdebitarci il meglio che potremo, nel corso stesso delle
nostre ordinarie pubblicazioni.
De' monumenti adunque già per noi pubblicali, ma
senza illustrazione , primo ci si offre la bella figulina
incisa nella fig. 3 della tav. V del nostro anno III.
Venne essa da una tomba di Nola nelle mani del sig.
Raffaele Barone, e la grandiosità dello siile, la finezza
del lavoro , e la sua perfetta conservazione ci consi-
gliarono a pubblicarne il disegno. Si sa bene del re-
divivo ri.
sto che simili protomì non sono rare a comparire pre-
cisamente ne' sepolcri , e molte di esse tratte appunto
da tombe , anche nolane , furono da me ricordate nel
Il volume de'miei opuscoli (p. i3g e 14.7)» non senza
osservare quanto fosse questa funebre destinazione più
conveniente alla significazione dionisiaca, e per conse-
guenza mistica di quella effigie , che alla fluviatile ;
tanto più che in compagnia di essa trovaronsi ne' se-
polcri di Nola anche immagini sileniche. Vedi la pag.
2r dell'anno 1829 del bullellino dell'istituto di cor-
rispondenza archeologica. Posso ora aggiugnere che
anche quest1 uso di effigiare le sole prolomi senza il
collo («pósecifx ) era proprio delle bacchiche effigie,
come coll'aulorilà di Pausatila lib. I c. 2 e di Aleneo
lib. III p. 78, e lib. VII p. 533 Dalech. mostrò il Mai-
ler Ilandb. p. 111, ed io con diversi esempli pur con-
fermai nella pag. 61 della mia descrizione della ter-
za casa pompejana alle spalle del tempio della
Fortuna. Alle quali dimoslrazioni polrebbe forse ag-
giugner qualcuno anche quella che si può trarre dalla
covertura della testa cinta da diadema, di cui la no-
stra figulina è ornala, e la quale è ancor esso notis-
simo bacchico atlribulo. Quesla fa rammentar precisa-
mente le parole di Diodoro (lib. IV cap. 4-) che dice
aver Bacco per evitar il dolore, che alla tesla cagiona
il vino, coverla quesla di mitra, per la qua! cosa ebbe
nome di mitroforo : dalla qual milra soggiugne essersi
poi derivato il diadema de' re : e veggansi le simili
autorità additate nelle noie dal Wesselingio.
A' quali recali esempli di effigie simili a quesla, che
qui pubblichiamo , potrebbero altri non pochi andarsi
I