Overview
Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
aggiugnendo. Vedi le tav. 56 e 64 del (omo IV del
recueil del Caylus , la tav. 38 del I tomo del museo
gregoriano, la lav. fig.i de' monumenti antichi del
Micali. Il cav. de Wilte cabinet d' Eli-urie p. n3 de-
scrive una simile protome che forma ornamento del ma-
nico di nna patera di bronzo.

Qualche cosa diremo più particolarmente di una non
dissimile effigie , di cui recentemente ha ragionato il
sig. Ulrichs in una sua notizia del museo di Carlsruhe
inserita nel tomo II del Jahrbucher des Vereins voti
Allerthumsfreunden im llheinlande. Ivi a pag. 63
seg. si adotta 1' osservazione che trovandosi queste ef-
figie, e quelle di Medusa, ne' sepolcri, questa circostanza
giustifichi la loro dionisiaca significazione. Ma al con-
trario il eh. nostro collega ed amico sig. prof. Wie-
seler nel render conto del lavoro del sig. Ulrichs {Zeit-
schrift der Altcrlhumswissensch. a. 184-3 pag. 5o5
e seg.) osserva che quando anche i monumenti di tal
fatta trovati ne' sepolcri dovessero perciò avere una dio-
nisiaca significazione, non si proverebbe con ciò la
stessa significazione degli altri trovati altrove : ed ha
a lai proposito citato non solo il lavoro del sig. Slrc-
hcr sul loro androprosopo nelle monete d'Italia e di
Sicilia, inserito nel tomo lì degli alti di Monaco, ma
ancora la gemma descritta ed illustrata dal eh. doli.
Braun nel museo renano i84-2 pag. 12Ì) , nella quale
comparisce Ercole tenendo nelle mani la testa di A-
cheloo in forma di toro a volto umano r donde Irae il
sig. Wieseler che Ercole non ruppe solo un corno ad
Acheloo, ma gli recise l'intera lesta. E però ad avver-
tirsi che traila testa di questa pietra, e le effigie se-
polcrali, di cui ragioniamo, passa questa differenza,
che la prima , come avverte il sig. dott. Braun , mo-
strasi accompagnala dal collo laurino , mentre le se-
polcrali hanno foggia di sola protome senza collo. La
qual differenza polrcbbe sembrare di poco conto , se
non fosse, come già si è detto, la mancanza del collo
un attributo particolare delle bacchiche immagini.

Il sig. Wieseler rammenta pure le monete di Tarso
(Millin gal. myth. tav. CXV n. 45o , Mionnet lom. Ili
p.64.1), nelle quali vedesi Ercole appoggiar la sua clava
sopra una testa di bue, che il Millin intese per Ache-
loo, e che lo slesso sig. Wieseler confessa poter anche

avere altra significazione. Ma checche di essa voglia
dirsi, non sembra che possa tenersene conto nella di-
lucidazione delle immagini non del semplice toro, ma
del loro androprosopo.

In fine il sig. Wieseler propone anche qualche fune-
bre spiegazione che convenir potrebbe alla recisa tesla
di Acheloo. Potrebbe, egli dice , esser un figurato «?e-
mento mori corrispondente ad un sepolcro : inoltre
presso la riva d'Acheloo cresceva la quercia Caonia
appartenente al regno de' morti : Acheloo era invocalo
in tutta la Grecia nelle preghiere, ne' sagrifìzii, ne' giu-
ramenti : finalmente le Sirene canlatrici della morte ,
credeansi figlie di Acheloo. Ad eccezione del credulo
memento mori, per cui usavasi piuttosto lo scheletro 0
larva (vedi le note de' dotti al cap. 34. di Petronio) ,
e quando anche volea usarsi una lesta recisa , non vi
era motivo per preferir quella di Acheloo a qualunque
altra , non può negarsi che le altre funebri relazioni
additate dal sig. Wieseler sieno sussistenti. Ed anzi
potrebbe loro aggiugnersene l'altra, che nasce dallo
4/yj(pòy iJS^p» cne a defunti solea augurarsi : e si sa
bene dell' acqua in generale esser tipo Acheloo. Ciò
non ostanle, chi non vede che su tu te: queste allusioni
grandemente primeggiano le dionisiache e le mistiche:
e che precisamente afforzate dalle altre circostanze ,
che sopra additammo, ogni dubbio dee sanamente ri-
solversi in favore piuttosto di Bacco, che di Acheloo?
Altra conferma parci che abbia pur ricevuta ultima-
mente la spiegazione dionisiaca per la corona d' oro
scoverta con altre antichità nelle vicinanze di Perugia,
la quale vedesi iutessula delle foglie di edera , e di
lauro colle sue bacche , e con fermagli a foggia di
borchie nelle quali vedesi un loro a volto umano. Vedi
la pag. 43 del bullell. di corrisp. arduo/, del 184-4--

In quanto all'epiteto di Hcbon, che il sig. Wiese-
ler richiamando l'autorità anche del Miiller [Golling.
gel. Auz. 1829 p. 2000 seg.) e dello Streber (p.207
del citalo volume degli alti di Monaco) vorrebbe che
ormai si cessasse dall' usare in questa ricerca, non aven-
do ora sotto g'i occhi le cose delle dal Miiller, mi li-
milo soltanto a notar brevemente qualche cosa intorno
a ciò che il sig. Streber ha osservalo. Egli crede esser
io andato troppo lungi quando ho dello che il loro an-
 
Annotationen