indica la parola f/at^o , potea imporsi la condizione di
combattere TiQV xópriV iyovtv. , cioè abbracciandola ;
circostanza non del tolto inconcludente, perchè trova il
confronto negli antichi monumenti. Veggasi il Ritschl
(an. cit. pag.173). Un' ultima osservazione mi piace di
fare sulla bacchica pompa che vedcsi sullo stesso vaso
di Archemoro sul collo dalla faccia opposta alla gara di
Pelope. Il cav. Gerhard , che la pubblica nella lav. IV
della sua memoria Archemoros lin i die Ilesperiden,
riconosce nella coppia danzante nel mezzo Bacco ed A-
rianna pag.27. Forse ravvisar dovrassi Teseo piuttosto,
giacché nessun particolare attributo presenta proprio di
Dioniso ; e d'altronde a questa spiegazione non si oppor-
rebbe il bacchico corteggio (vedi questo bullellìno an.IH
p. 28, e la nostra descriz. de vasi Jalta parte I p. 3y
e 158). Ma una particolarità è sfuggita al dotto editore
di questo vaso. Le mani di Arianna sono sitaate in ma-
niera che sembrano disposte a sonare la tibia : questa
avvertenza diresse la mia attenzione al diligente esame
del monumento, e mi riusci in fatti di ravvisare tracce
di quell'istrumento, che per essere slato dipinto di bian-
co, saltato via il colore, più non appariva.
Tornando agli annali dell' istituto, di cui diamo con-
tezza, e senza dire della memoria dello stesso sig.Brann
intorno ad un sarcofago etnisco, passiamo alla dichia-
razione presentata dal eh. sig.Henzen di una greca iscri-
zione sopra una lamina di piombo rinvenuta in nn se-
polcro cumano, e posseduta dal sig. cav. Tempie. L'a.
nel pubblicare qneslo importante monumento tav. d'agg.
G, avverte che il disegno ne fu eseguito sollo la direzio-
ne del diligenlissimo sig. dottore Teodoro Mommsen. E
poiché la iscrizione , di cui ragioniamo , contiene una
imprecazione , il sig. Henzen ricorda il costume di tali
magiche defxiones (hxtxSìgcIS, %&tcL$s5[aoi), e ram-
menta le simili laminette di piombo, delle quali trovasi
fatta menzione dagli scrittori, non che quelle che sonosi
realmente rinvenute , e che furono riportate dal dottis-
simo Boeokh nel cor. inscr. gr. 538, 53g. Ora la la-
mina cumana viene ad aumentare Io scarso numero di
questa classe di monumenti. L'a. non entra in un mi-
nuto esame di tolte le cose contenute nella iscrizione.
Egli avverte che la lamina, mozza del fine, è in diversi
luoghi talmente guasta, che riesce impossibile di resti-
tuirla per intero con sicurezza Ne' primi dae versi dopo
aver rinvenuto la lezione delle parole òqioqópios yAóxJ-
cjx nella prima linea, ed altre nella seconda, come tou-
t& aov, èvSèSfA (co)? ed altre, presenta il sospelto che
siano voci inintelligibili, che non di rado s'incontrano
in magici monumenti.
Segue v. 3-i 1 la scongiurazione :
Sctipoves n«t 7rysù,MixT* ot gy roS [tó-
TTffl roma), yf\Xv/.Sv x»; àppaytii [<£y
5. ètopu^ce tò ay;oy ó'yopc[*
epwtaOq (?) pi\ Spxpxpxx^p^A^i ....
(3s£:sfi\j'$\a.vx(3i5cii$'k<x.y.....
y (?) iiTiv%>jL'tjt.ov'ffo<i?$-r\VTivxtio ....
ó toh óXócy pxGilzijs è£eyip3-fiTt,
10. ó tsV q^ii/èvav (SxGikeùs è'^x^ily^ri
fxtr* TdSy y.xra^oyi'ccy ^e&v.
che l'a. traduce » Demoni e spirili che siete in questo
luogo di femmine e maschi, vi scongiuro nel santo
nome (segue la forinola inintelligibile). Re dell' uni-
verso svegliati, e tu re de" morii sii slancialo cogli
Udii infernali ».
Segue nello stesso verso
....... . . t«ur» yàp
ysi'ysTiXt Stai Oyy.lspiy.v Ko5p&nAX<xy ,
r|y é'TSJtsv OùxXspi'» Eìivow, Vì'y éWst-
ps Ovxldpios Mvgtmós. (ecs tò fyces àyys'[AY\)?
« Questo si fa a motivo di Valeria Codratilla, che
nacque di P\aleria Eunoia generala da Valerio Mi-
stico. {Che la luce lo annunzii) ».
Ne' versi seguenti sino al 19 si leggono appena al-
cuno parole òpyh,, pstaos , ^^o? Sr£<£v v. 18-19
T0!£ | 5'[£]v <f<»Ti......£(]? jÀUGQS. Meglio con-
servato è il rimanente , e l'a. ne presenta la seguenle
lezione.
......, . . . £ts xl>
20 Xoy 3e&v stacci [ffpos?]sArjiF£T&
r\ Oùxlepùx. Ko5pàriXX« , r\v stsksv
B*À£p['x Exlvoix , yì'y é'[(jff]£tp£ BxXèpws
Mucrraó? f/£!U£[r?]y aùrYÌy , Xifòriv
25 $fi[X]t|, dy £T£H£y Berpou/St'a M»|i'//tX-
combattere TiQV xópriV iyovtv. , cioè abbracciandola ;
circostanza non del tolto inconcludente, perchè trova il
confronto negli antichi monumenti. Veggasi il Ritschl
(an. cit. pag.173). Un' ultima osservazione mi piace di
fare sulla bacchica pompa che vedcsi sullo stesso vaso
di Archemoro sul collo dalla faccia opposta alla gara di
Pelope. Il cav. Gerhard , che la pubblica nella lav. IV
della sua memoria Archemoros lin i die Ilesperiden,
riconosce nella coppia danzante nel mezzo Bacco ed A-
rianna pag.27. Forse ravvisar dovrassi Teseo piuttosto,
giacché nessun particolare attributo presenta proprio di
Dioniso ; e d'altronde a questa spiegazione non si oppor-
rebbe il bacchico corteggio (vedi questo bullellìno an.IH
p. 28, e la nostra descriz. de vasi Jalta parte I p. 3y
e 158). Ma una particolarità è sfuggita al dotto editore
di questo vaso. Le mani di Arianna sono sitaate in ma-
niera che sembrano disposte a sonare la tibia : questa
avvertenza diresse la mia attenzione al diligente esame
del monumento, e mi riusci in fatti di ravvisare tracce
di quell'istrumento, che per essere slato dipinto di bian-
co, saltato via il colore, più non appariva.
Tornando agli annali dell' istituto, di cui diamo con-
tezza, e senza dire della memoria dello stesso sig.Brann
intorno ad un sarcofago etnisco, passiamo alla dichia-
razione presentata dal eh. sig.Henzen di una greca iscri-
zione sopra una lamina di piombo rinvenuta in nn se-
polcro cumano, e posseduta dal sig. cav. Tempie. L'a.
nel pubblicare qneslo importante monumento tav. d'agg.
G, avverte che il disegno ne fu eseguito sollo la direzio-
ne del diligenlissimo sig. dottore Teodoro Mommsen. E
poiché la iscrizione , di cui ragioniamo , contiene una
imprecazione , il sig. Henzen ricorda il costume di tali
magiche defxiones (hxtxSìgcIS, %&tcL$s5[aoi), e ram-
menta le simili laminette di piombo, delle quali trovasi
fatta menzione dagli scrittori, non che quelle che sonosi
realmente rinvenute , e che furono riportate dal dottis-
simo Boeokh nel cor. inscr. gr. 538, 53g. Ora la la-
mina cumana viene ad aumentare Io scarso numero di
questa classe di monumenti. L'a. non entra in un mi-
nuto esame di tolte le cose contenute nella iscrizione.
Egli avverte che la lamina, mozza del fine, è in diversi
luoghi talmente guasta, che riesce impossibile di resti-
tuirla per intero con sicurezza Ne' primi dae versi dopo
aver rinvenuto la lezione delle parole òqioqópios yAóxJ-
cjx nella prima linea, ed altre nella seconda, come tou-
t& aov, èvSèSfA (co)? ed altre, presenta il sospelto che
siano voci inintelligibili, che non di rado s'incontrano
in magici monumenti.
Segue v. 3-i 1 la scongiurazione :
Sctipoves n«t 7rysù,MixT* ot gy roS [tó-
TTffl roma), yf\Xv/.Sv x»; àppaytii [<£y
5. ètopu^ce tò ay;oy ó'yopc[*
epwtaOq (?) pi\ Spxpxpxx^p^A^i ....
(3s£:sfi\j'$\a.vx(3i5cii$'k<x.y.....
y (?) iiTiv%>jL'tjt.ov'ffo<i?$-r\VTivxtio ....
ó toh óXócy pxGilzijs è£eyip3-fiTt,
10. ó tsV q^ii/èvav (SxGikeùs è'^x^ily^ri
fxtr* TdSy y.xra^oyi'ccy ^e&v.
che l'a. traduce » Demoni e spirili che siete in questo
luogo di femmine e maschi, vi scongiuro nel santo
nome (segue la forinola inintelligibile). Re dell' uni-
verso svegliati, e tu re de" morii sii slancialo cogli
Udii infernali ».
Segue nello stesso verso
....... . . t«ur» yàp
ysi'ysTiXt Stai Oyy.lspiy.v Ko5p&nAX<xy ,
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ps Ovxldpios Mvgtmós. (ecs tò fyces àyys'[AY\)?
« Questo si fa a motivo di Valeria Codratilla, che
nacque di P\aleria Eunoia generala da Valerio Mi-
stico. {Che la luce lo annunzii) ».
Ne' versi seguenti sino al 19 si leggono appena al-
cuno parole òpyh,, pstaos , ^^o? Sr£<£v v. 18-19
T0!£ | 5'[£]v <f<»Ti......£(]? jÀUGQS. Meglio con-
servato è il rimanente , e l'a. ne presenta la seguenle
lezione.
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20 Xoy 3e&v stacci [ffpos?]sArjiF£T&
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Mucrraó? f/£!U£[r?]y aùrYÌy , Xifòriv
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