BALLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.
NUOVA SERIE
N.° 2. Luglio 1852,
Nuove scoperte in Napoli, con la notizia di una nuova fratria.—Lamina di Àntino. —Iscrizioni
di Capua (S. Maria).—Iscrizione cristiana di Pozzuoli.
Nuove scoperte in Napoli, con la notizia
di una nuova fratria.
Nello scavare le fondamenta delle fabbriche perti-
nenti al conservatorio di S. Filippo e Giacomo, ad
oggetto di fortificarle per nuove costruzioni, s'imbat-
terono gli artefici, a sette palmi sotto il più basso li-
vello di quell' edifizio, in alcuni ruderi ed in un gran
piedestallo di marmo. A poca distanza , ed allo sles-
so livello sopra indicato, incontrassi una strada la-
stricata di pietra vesuviana, che forse noa apparten-
ne a' tempi dell' antica Napoli, ma fu per avventura
rifatta sulla più antica strada in epoca posteriore.
I ruderi, de' quali sopra ho parlato e che solo in
parte sono visibili, per essere ingombri dal sopra-
stante edifizio, sono di opera reticolata : veggonsi
due muri, che costituiscono un angolo all' estremità
di qualche particolare edifizio, che più e più si e-
stendeva.
Poco lungi da' muri medesimi trovossi, ove tut-
tora esiste , il piedestallo di marmo, poggiato sopra
un pavimento di breccia rossa: e questa circostanza
unita a quella di essersi ancora rinvenute alcune la-
stre di bianco marmo , che servirono forse di rive-
stimento a' muri, ne accresce la idea della sontuosi-
tà dell'antico edifizio. Il piedestallo è ben cinque pal-
mi di altezza: vi è l'ornamento di una semplice cor-
nice di elegante stile , che lo fregia nella parte supe-
riore e nella inferiore; e solo la parte posteriore, che
dista alcuni palmi dal muro, è perfettamente liscia :
nel laterale destro della pietra , circa mezzo palmo
distante dal muro , che lo costeggia , è scolpito un
ANUO i.
piccolo disco o patera con umbilico nel mezzo ; l'al-
tro laterale non è visibile, perchè non per anco sgom-
bro dalle fabbriche vicine. Nella parte anteriore ieg-
gesi una greca epigrafe, intorno alla quale è 1' orna-
mento di una gola dritta. La larghezza, e la profon-
dità della pietra è senza la cornice palmi 2 ed 8 de-
cimi ; colla cornice palmi tre ed un decimo.
La epigrafe, di caratteri di bella e grandiosa for-
ma, è la seguente :
A-KAATAION-
APPIANOJf
T n A T 0 N
TON • ETEPrETHN
KPHTONAAI
I punti sono triangolari, ed è notevole che negl'in-
cavi delle lettere veggonsi in alcuni siti tracce del
minio , di cui era stata dipinta tutta la iscrizione; del
che si ha ricordanza in altre napolitano iscrizioni.
La prima cosa, e la principale, che a noi si pre-
senta ò la voce KpjTOvξ nella quale parmiindubi-
tato doversi ravvisare una fratria napolitana, che non
era ancora comparsa. Il finimento della stessa è si-
mile a quello di moltissimi demi attici (Ross, die De-
men von Attica colle annotazioni del Meier, Halle
1846 pag. 110 e seg. ), e di varie altre fratrie già
note della nostra città. Tra queste ultime sono gli
Eif*y]Xsi$K<, gli Etwo<rT£$oci, i IIavy]Xs^a<, o H&y-
xXiàvii, e se sono da ammettere i contrastati Eviui-
§0.1 ; a' quali vanno aggiunti i ©su/rctàcu, messi fuor
di dubbio dalla vera lezione assicurata già dal cornai.
Avellino sul marmo originale ora nel real museo
borbonico (v. bullett. ardi. nap. an. I p. 22 e seg. ),
NUOVA SERIE
N.° 2. Luglio 1852,
Nuove scoperte in Napoli, con la notizia di una nuova fratria.—Lamina di Àntino. —Iscrizioni
di Capua (S. Maria).—Iscrizione cristiana di Pozzuoli.
Nuove scoperte in Napoli, con la notizia
di una nuova fratria.
Nello scavare le fondamenta delle fabbriche perti-
nenti al conservatorio di S. Filippo e Giacomo, ad
oggetto di fortificarle per nuove costruzioni, s'imbat-
terono gli artefici, a sette palmi sotto il più basso li-
vello di quell' edifizio, in alcuni ruderi ed in un gran
piedestallo di marmo. A poca distanza , ed allo sles-
so livello sopra indicato, incontrassi una strada la-
stricata di pietra vesuviana, che forse noa apparten-
ne a' tempi dell' antica Napoli, ma fu per avventura
rifatta sulla più antica strada in epoca posteriore.
I ruderi, de' quali sopra ho parlato e che solo in
parte sono visibili, per essere ingombri dal sopra-
stante edifizio, sono di opera reticolata : veggonsi
due muri, che costituiscono un angolo all' estremità
di qualche particolare edifizio, che più e più si e-
stendeva.
Poco lungi da' muri medesimi trovossi, ove tut-
tora esiste , il piedestallo di marmo, poggiato sopra
un pavimento di breccia rossa: e questa circostanza
unita a quella di essersi ancora rinvenute alcune la-
stre di bianco marmo , che servirono forse di rive-
stimento a' muri, ne accresce la idea della sontuosi-
tà dell'antico edifizio. Il piedestallo è ben cinque pal-
mi di altezza: vi è l'ornamento di una semplice cor-
nice di elegante stile , che lo fregia nella parte supe-
riore e nella inferiore; e solo la parte posteriore, che
dista alcuni palmi dal muro, è perfettamente liscia :
nel laterale destro della pietra , circa mezzo palmo
distante dal muro , che lo costeggia , è scolpito un
ANUO i.
piccolo disco o patera con umbilico nel mezzo ; l'al-
tro laterale non è visibile, perchè non per anco sgom-
bro dalle fabbriche vicine. Nella parte anteriore ieg-
gesi una greca epigrafe, intorno alla quale è 1' orna-
mento di una gola dritta. La larghezza, e la profon-
dità della pietra è senza la cornice palmi 2 ed 8 de-
cimi ; colla cornice palmi tre ed un decimo.
La epigrafe, di caratteri di bella e grandiosa for-
ma, è la seguente :
A-KAATAION-
APPIANOJf
T n A T 0 N
TON • ETEPrETHN
KPHTONAAI
I punti sono triangolari, ed è notevole che negl'in-
cavi delle lettere veggonsi in alcuni siti tracce del
minio , di cui era stata dipinta tutta la iscrizione; del
che si ha ricordanza in altre napolitano iscrizioni.
La prima cosa, e la principale, che a noi si pre-
senta ò la voce KpjTOvξ nella quale parmiindubi-
tato doversi ravvisare una fratria napolitana, che non
era ancora comparsa. Il finimento della stessa è si-
mile a quello di moltissimi demi attici (Ross, die De-
men von Attica colle annotazioni del Meier, Halle
1846 pag. 110 e seg. ), e di varie altre fratrie già
note della nostra città. Tra queste ultime sono gli
Eif*y]Xsi$K<, gli Etwo<rT£$oci, i IIavy]Xs^a<, o H&y-
xXiàvii, e se sono da ammettere i contrastati Eviui-
§0.1 ; a' quali vanno aggiunti i ©su/rctàcu, messi fuor
di dubbio dalla vera lezione assicurata già dal cornai.
Avellino sul marmo originale ora nel real museo
borbonico (v. bullett. ardi. nap. an. I p. 22 e seg. ),