DOI Heft:
Nr. 4 (Agosto 1852)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12311#0035
BULLETTIIVO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.
NUOVA SERIE
N.° 4. Agosto 1852.
Notizia degli scavi di Pompei per V anno j850, e seguenti.—Notizie di alcune lerrccotte antiche della collezio-
ne del defunto Francesco Mongelli in Napoli.—Iscrizione cristiana di Pozzuoli, continuazione del ». 2.—
Tavola aquaria Venafrana : continuazione del num. precedente.
Notìzia degli scavi di Pompei per l'anno 4850,
e seguenti.
Gli scavi, di cui parliamo in questo primo arti-
colo , si riferiscono alla grande strada che dal qua-
drivio della strada, che conduce alla porta di Nola,
discende verso i teatri. Già il Comm. Avellino tenne
ragionamento di quelli eseguiti da varii anni nella
medesima strada , dandone notizia nel suo bulleltino
( an. II p. 1; e seg. an. Ili p. 1. e segg. an. Vp. 32
segg. an. VI p. 1. e segg. ). Terminava egli la sua
relazione colla descrizione non compiuta della ma-
ravialiosa casa di M. Lucrezio , eh' è essa sola un
ricco museo de' più interessanti dipinti : e già avea
parlato delle parli scoverte sino al 1847 delle nu-
merose botteghe, che si aprono sui marciapiedi di
quella strada. Nel riprendersi le scavazioni pompeja-
ne nel 1850 , dopo che furono sospese per lo spazio
di circa un anno e mezzo, si continuò a sgombrar
dalle terre gli edifizii situali alla parte sinistra della
strada, e poi altre importanti scoperte si fecero nelle
botteghe che seguono alla suddetta casa diM. Lucre-
zio. Noi ci riserbiamo in altro articolo di rannodare
queste posteriori scoperte a quelle già note, e di ter-
minare nel tempo stesso la descrizione della casa di
M. Lucrezio, rimasta incompiuta per la interruzione
del bulleltino napolitano. Cominceremo intanto dal
dar la descrizione di una bottega con abitazione an-
nessa , la quale offre due distinte aperture, che sono
la settima e l'ottava dopo quella dell' androne della
suddetta casa di M.Lucrezio. Ora è dislinta da'numeri
55 e 56 , per un lodevole costume da poco tempo
AlflfO /.
introdotto di denotare con numeri progressivi tutte
le aperture degli edifizii sulle differenti strade di
Pompei : la qual disposizione è dovuta al eh. signor
Principe di Sangiorgio Spinelli, attuale Sopranten-
dente generale degli scavi del Regno.
La soglia della bottega , di che discorriamo , è di
pietra vesuviana con incavi per inserirvi le tavole
della chiusura : appajono pure i segni de' gangheri e
degli antepagmenta. Il pavimento della bottega è di la-
pillo nero battuto. Le mura sono dipinte a diversi scom-
partimenti di rosso, di giallo e di nero con varii fre-
gi : nella parte inferiore è lo zoccolo nero con orna-
mento di verdi piante. Ne' due muri laterali sono due
quadretti conservati, e due quasi interamente perduti:
in uno a sinistra è un pavone, in altro a destra è un
uccello, che si prepara a beccare alcune frutta. Nello
stesso muro è pralticato un piccolo larario. Al diso-
pra de'descritti scompartimenti continua il muro bian-
co con fasce di differenti colori, e con rami sospesi.
In uno de'quadri formati da quelle fasce vedesi un
vaso, e da presso un piccolo tirso ; in altro un cigno,
e varii ornamenti, tra'quali due candelabri conglobi
al di sopra. Più in allo appariscono tracce di altro
muro, ove si veggono dipinti fogliami: ma non osser-
vandosi tracce di travatura, è molto probabile che vi
fosse una costruzione tutta di legno, che costituiva un
ammezzato , a cui si ascendeva per una scala anche
di legno.
Dalla bottega per soglia di bianco marmo si entra
in un'altra piccola stanza. Il pavimento è di opussigni-
num con rozzo musaico di bianche pietruzze nel mezzo.
Le pareti sono bianche, con scompartimenti di dif-
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NUOVA SERIE
N.° 4. Agosto 1852.
Notizia degli scavi di Pompei per V anno j850, e seguenti.—Notizie di alcune lerrccotte antiche della collezio-
ne del defunto Francesco Mongelli in Napoli.—Iscrizione cristiana di Pozzuoli, continuazione del ». 2.—
Tavola aquaria Venafrana : continuazione del num. precedente.
Notìzia degli scavi di Pompei per l'anno 4850,
e seguenti.
Gli scavi, di cui parliamo in questo primo arti-
colo , si riferiscono alla grande strada che dal qua-
drivio della strada, che conduce alla porta di Nola,
discende verso i teatri. Già il Comm. Avellino tenne
ragionamento di quelli eseguiti da varii anni nella
medesima strada , dandone notizia nel suo bulleltino
( an. II p. 1; e seg. an. Ili p. 1. e segg. an. Vp. 32
segg. an. VI p. 1. e segg. ). Terminava egli la sua
relazione colla descrizione non compiuta della ma-
ravialiosa casa di M. Lucrezio , eh' è essa sola un
ricco museo de' più interessanti dipinti : e già avea
parlato delle parli scoverte sino al 1847 delle nu-
merose botteghe, che si aprono sui marciapiedi di
quella strada. Nel riprendersi le scavazioni pompeja-
ne nel 1850 , dopo che furono sospese per lo spazio
di circa un anno e mezzo, si continuò a sgombrar
dalle terre gli edifizii situali alla parte sinistra della
strada, e poi altre importanti scoperte si fecero nelle
botteghe che seguono alla suddetta casa diM. Lucre-
zio. Noi ci riserbiamo in altro articolo di rannodare
queste posteriori scoperte a quelle già note, e di ter-
minare nel tempo stesso la descrizione della casa di
M. Lucrezio, rimasta incompiuta per la interruzione
del bulleltino napolitano. Cominceremo intanto dal
dar la descrizione di una bottega con abitazione an-
nessa , la quale offre due distinte aperture, che sono
la settima e l'ottava dopo quella dell' androne della
suddetta casa di M.Lucrezio. Ora è dislinta da'numeri
55 e 56 , per un lodevole costume da poco tempo
AlflfO /.
introdotto di denotare con numeri progressivi tutte
le aperture degli edifizii sulle differenti strade di
Pompei : la qual disposizione è dovuta al eh. signor
Principe di Sangiorgio Spinelli, attuale Sopranten-
dente generale degli scavi del Regno.
La soglia della bottega , di che discorriamo , è di
pietra vesuviana con incavi per inserirvi le tavole
della chiusura : appajono pure i segni de' gangheri e
degli antepagmenta. Il pavimento della bottega è di la-
pillo nero battuto. Le mura sono dipinte a diversi scom-
partimenti di rosso, di giallo e di nero con varii fre-
gi : nella parte inferiore è lo zoccolo nero con orna-
mento di verdi piante. Ne' due muri laterali sono due
quadretti conservati, e due quasi interamente perduti:
in uno a sinistra è un pavone, in altro a destra è un
uccello, che si prepara a beccare alcune frutta. Nello
stesso muro è pralticato un piccolo larario. Al diso-
pra de'descritti scompartimenti continua il muro bian-
co con fasce di differenti colori, e con rami sospesi.
In uno de'quadri formati da quelle fasce vedesi un
vaso, e da presso un piccolo tirso ; in altro un cigno,
e varii ornamenti, tra'quali due candelabri conglobi
al di sopra. Più in allo appariscono tracce di altro
muro, ove si veggono dipinti fogliami: ma non osser-
vandosi tracce di travatura, è molto probabile che vi
fosse una costruzione tutta di legno, che costituiva un
ammezzato , a cui si ascendeva per una scala anche
di legno.
Dalla bottega per soglia di bianco marmo si entra
in un'altra piccola stanza. Il pavimento è di opussigni-
num con rozzo musaico di bianche pietruzze nel mezzo.
Le pareti sono bianche, con scompartimenti di dif-
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