ARCHEOLOGICA MUNICIPALE
180
« servirono per altro uso di questi gran marmi , che forse
« avranno appartenuto allo stesso edificio citato dal Vacca».
Invero non possiamo abbastanza lamentare col Mirabili
tanta barbarie. Se tutte le vestigia del tempio di Giove Ottimo
Massimo apparse in varie epoche, non molto da noi rimote, fos-
sero state accuratamente esaminate disegnate descritte, forse,
non vi sarebbe altro edificio urbano più noto a noi in tutte le
sue più minute particolarità, e noi avremmo potuto ammirare
con Livio eam amplitudinem Jovis templi quae digna deum ho-
minumque rege, quae romano imperio, quae ipsius etiam loci
maiestate fuit (1,53). In quella vece la sua posizione stessa è
rimasta fino ad ora ignota: e noi abbiam dovuto a gran fatica
mendicare dagli scrittori qualche tenue indizio, qualche cenno
quasi loro sfuggito a caso , per poter illustrare con confronti
la odierna scoperta. Ma non per questo dubitiamo del suo va-
lore; e ci è grato sperare che quanti hanno voluto cortesemente
seguire il nostro ragionamento si rallegreranno di vedere final-
mente risoluto un problema che ha sempre occupato il posto
d'onore ne'libri di topografìa romana.
E. L.
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« servirono per altro uso di questi gran marmi , che forse
« avranno appartenuto allo stesso edificio citato dal Vacca».
Invero non possiamo abbastanza lamentare col Mirabili
tanta barbarie. Se tutte le vestigia del tempio di Giove Ottimo
Massimo apparse in varie epoche, non molto da noi rimote, fos-
sero state accuratamente esaminate disegnate descritte, forse,
non vi sarebbe altro edificio urbano più noto a noi in tutte le
sue più minute particolarità, e noi avremmo potuto ammirare
con Livio eam amplitudinem Jovis templi quae digna deum ho-
minumque rege, quae romano imperio, quae ipsius etiam loci
maiestate fuit (1,53). In quella vece la sua posizione stessa è
rimasta fino ad ora ignota: e noi abbiam dovuto a gran fatica
mendicare dagli scrittori qualche tenue indizio, qualche cenno
quasi loro sfuggito a caso , per poter illustrare con confronti
la odierna scoperta. Ma non per questo dubitiamo del suo va-
lore; e ci è grato sperare che quanti hanno voluto cortesemente
seguire il nostro ragionamento si rallegreranno di vedere final-
mente risoluto un problema che ha sempre occupato il posto
d'onore ne'libri di topografìa romana.
E. L.