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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Supplementi al volume VI del corpus inscriptionum latinarum, [10]
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Supplementi al volume VI
Sulla gente Senzia, oriunda da Atina, si consultino il Bor-
ghesi Oeuvres II, 275 sg. ed il Moramsen Gesch. des t. Munziue-
sens ed. 1860, p. 207. È probabile che il pretore delle due
epigrafi sia quel Lucius Sentius C. f. che fu triumviro monetale
circa l'anno 6C8, e che si crede essere il figlio terzogenito del
prelorc che resse la Macedonia nel triennio 665-GG7. Ciò es-
sendo, i cippi debbono essere stati collocati in sull' orlo del
campo Viminale nell' ultimo quarto del secolo settimo di Koma.
La istoria di questo grande letamaio della città si potrà
adunque ricostruire a gran tratti, con la scorta dei documenti
sopra riferiti, e con quella delle scoperte materiali avvenute
intra cippos dal 1870 in poi. La necessità di licenziare pol-
la stampa questo articolo senza ulteriore ritardo, mi costringe
a differire ad un altro fascicolo la trattazione dell'argomento.
Nota. Benché questa ultima iscrizione porti il n. 815, pure
è la millesima inedita da me publicata regolarmente, nel Bui-
lettino, se alle 815 di questi « supplementi » al volume VI
del C. /■ L. si aggiungano quelle publicate otto anni or sono,
sotto il titolo di « Miscellanea epigrafica ». Un numero così
grande di nuovi documenti raccolto nello spazio di pochi anni
dimostra quanto sia lontana dall'essere esausta la feracità epi-
grafica del suolo romano : dimostra pure quanto zelo abbia
posto la Commissione archeologica nel raccogliere e nel rcn-
• dere prontamente di publica ragione i tesori scientifici che il
suolo romano restituisco. Alle mille iscrizioni da me publicate,
si dovranno aggiungere altre settecento circa, sparse nei primi
undici volumi del Bullettino : ciò che costituisce una media,
di 106 iscrizioni all' anno.
IL Laxciani
Supplementi al volume VI
Sulla gente Senzia, oriunda da Atina, si consultino il Bor-
ghesi Oeuvres II, 275 sg. ed il Moramsen Gesch. des t. Munziue-
sens ed. 1860, p. 207. È probabile che il pretore delle due
epigrafi sia quel Lucius Sentius C. f. che fu triumviro monetale
circa l'anno 6C8, e che si crede essere il figlio terzogenito del
prelorc che resse la Macedonia nel triennio 665-GG7. Ciò es-
sendo, i cippi debbono essere stati collocati in sull' orlo del
campo Viminale nell' ultimo quarto del secolo settimo di Koma.
La istoria di questo grande letamaio della città si potrà
adunque ricostruire a gran tratti, con la scorta dei documenti
sopra riferiti, e con quella delle scoperte materiali avvenute
intra cippos dal 1870 in poi. La necessità di licenziare pol-
la stampa questo articolo senza ulteriore ritardo, mi costringe
a differire ad un altro fascicolo la trattazione dell'argomento.
Nota. Benché questa ultima iscrizione porti il n. 815, pure
è la millesima inedita da me publicata regolarmente, nel Bui-
lettino, se alle 815 di questi « supplementi » al volume VI
del C. /■ L. si aggiungano quelle publicate otto anni or sono,
sotto il titolo di « Miscellanea epigrafica ». Un numero così
grande di nuovi documenti raccolto nello spazio di pochi anni
dimostra quanto sia lontana dall'essere esausta la feracità epi-
grafica del suolo romano : dimostra pure quanto zelo abbia
posto la Commissione archeologica nel raccogliere e nel rcn-
• dere prontamente di publica ragione i tesori scientifici che il
suolo romano restituisco. Alle mille iscrizioni da me publicate,
si dovranno aggiungere altre settecento circa, sparse nei primi
undici volumi del Bullettino : ciò che costituisce una media,
di 106 iscrizioni all' anno.
IL Laxciani