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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Recenti scoperte di Roma e del suburbio, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0012

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Recenti scoperte di Roma

« sinistra entrando nella chiesa) substrnctiones adirne extant ex
«ingentibus lapidibus GrabinisetAlbanis quos pepe-
« rino vocitant, quosque reipublicae romanae tempore in usu
« -fuisse nullus ignorat » (!). Si vede dunque che la fabbrica più
vetusta, a blocchi di pietra, si estende dallo scavo attuale sino al
di là della chiesa di s. Alessio : e che essa è stata restaurata
sotto l'impero con muraglie di cortina perfettissima.

Le memorie epigrafiche scoperte in vari tempi in questo
luogo, e raccolte nel volume VI del C. I. L. sotto i n. 406-413
si riferiscono tutte ad un solo edificio: al Oolocenum, o alla
aedes Iovis Dolieheni della regione XIII. Talune furono viste
scavare dal Nerini in occasione dei ristami predetti, il giorno
25 settembre del 1750 (n. 409) : altre tornarono in luce l'anno 1868
quando si fortificava il monte (n. 406): altre sono state descritte
in « aede divi Alexii » o « iuxta aedem sanctae Sabinae » fino
dal primo rinnovamento degli studi epigrafici (n. 410, 411).
Importante fra tutte è l'ara marmorea 411 dedicata al nume elio-
politano da T. Flavio Cosmo, ufficiale potente della casa di M.
Aurelio e Lucio Vero, la cui ricca residenza urbana stava in
questo stesso giardino di s. Sabina, a confine, o a breve inter-
vallo àdl Doloceuum (2).

Il Doloceno non era un tempio nel senso classico : è desi-
gnato nelle iscrizioni con la forinola locus Me. Comprendeva,
oltre il sacrario del nume, séholae, sale di riunione e di spettacolo,
portici ecc. (cf. n. 406). « Son tempie » scrive il eh. Duchesne
k dont les constructions sont moins connues que l'emplacement,
devait étre un edifico assez somptueux: les inscriptions prouvent
en tout cas, quii avait une desservance nombreuse et compliquée.
Il existait encore au milieu du quatrième siècle » (3). Tutti

('} Nerini, De tempio et coenobio ss. Bonif. et Alex. tav. Ili, p. 62 sg

(2) Descemet 1. c. p. 38 sg. — Lanciarli, Acque p. 237 n. 173.

(3) Duchesne, Notes sur la Topogr. rom au moyen-dge, nelle Mélanges
X, a.' 1890. p. 225.
 
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