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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

DOI article:
Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [4]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0040

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Il vicariato di Roma

le regioni suburbicarie, non già perchè tutta la regione, ma una
sola parte di essa, il Picenum suburbi carium, nei riguardi finan-
ziari, vi era compreso. Più tardi, dopo il 365, il Piceno, già diviso
finanziariamente, fu anche diviso nell'amministrazione diocesana;
il Piceno annonario, unito con la Flaminia, rimase sottoposto al
vicario d'Italia e governato da un consularis (1) col nome di
Flaminia et Picenum annonarium, o anche, semplicemente, Fla-
minia; mentre del Piceno suburbicario si fecero due parti, am-
bedue dipendenti dal vicario di Roma : l'ima, la orientale, col
nome di Piceno suburbicario, od anche semplicemente Piceno,
venne governata da un consularis (2), dell'altra, che si chiamò
Valeria, diremo frappoco. I confini della nuova regione erano
questi: a settentrione, la Flaminia; a oriente, il mare Adriatico;
a occidente, la Valeria e l'Umbria ; a mezzogiorno, il Sannio
da cui la divideva il fiume Pescara. Fra le città che facevano
parte del Piceno suburbicario ricorderemo Potentia, Firmum,
Asculum, forse, la metropoli della regione (3), Truentum, Pinna
e Hadria (4).

I due governatori, a noi noti, del Piceno suburbicario sono
i seguenti:

(!) Noi. Dign. p. 105.

(2) Not. Diga. p. 105. Il Patruinus, di cui parla Ammiano Marcel-
lino (XV, 7, 5) e che governava, come consularis, il Piceno, nel 355-56,
deve essere considerato consularis Flaminiae et Piceni, piuttostochè con-
sularis Piceni suburbicarii, come nota, giustamente, il Mommsen {Felchn.
II, 209, n. 125), non essendo peranco avvenuta, in quell'anno, la divisione
amministrativa di cui trattiamo nel testo. Così pure dicasi del Valenti-
nianus consularis Piceni nel 365 (C. Ih. IV, 30, 4; XV, 1, 17; Consult.
IX, 4). Il consularis Piceni è menzionato anche in una novella (V, 2) di
Maioriano del 458.

(») Catal. Spir. (Mommsen, Neues Archiv, Y, p. 90) ; Bocking, II, 432*.

(4) Cf. Paol. Diac. II, 20; cat. madr. (1. e, pag. 189); le due recen-
sioni del liber coloniarum (Gromatici, I, 225, 252) e la discussione del
Mommsen (1. e, IL 212) in proposito.
 
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