Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (21.1893)

Il vicariato di Roma

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1. Sophronius (a. 370).

C. Th. XII, 1, 71 : \_Impp. Valentinianus et Valens] A. A.
et Gratianus A. ... ad Sophronium consularera Piceni.
Dat. Ili Non. Maii, Trevins, Valentiniano et Valente III,
A. A. coss. (5 maggio 370).

Secondo il Mommsen (Feldm. II, 212, n. 141) Don abbiamo
una prova perentoria per considerarlo consularis Piceni suburbi-
carii, piuttostochè Flaminiae et Piceni,, ma la prova a me pare
di scorgerla nella data del rescritto, poiché, nel 370, la divi-
sione amministrativa del Piceno, doveva essere, ormai, un fatto
compiuto. Sofronio è persona ignota che non va confuso col So-
fronio prefetto di Costantinopoli nel 371 (Groyau, Chronologie,
pag. 534).

2. Tarrutenius Maximilianus (di età incerta).

C. VI, 1767 = Wilmanns 1237 = Dessau 1282 (Roma):

Tarruteni. — Tarrutenio Maximiliano v(iro) orarissimo) elo-
quentissimoqueJ consulari Piceni anno aetatis nonodecimoJ
vicario urbis Romae, legato amplissimi senatus secundOj socero
exoptatissimo, Anicius Acilius Glabrio Faustus v{ir) c{larissi-
mus) loci huius ornator togatam statuam libens optuli. — Anicius
Acilius Glabrio Faustus v{ir) c(larissimus) consul dicavit.

La lapide, incisa nel 438, anno in cui il dedicante Acilio
Glabiione fu console ordinario, non ci consente di stabilire la
data del governo di Tarrutenio Massimiliano, allora in età di
anni dieciannove, nel Piceno suburbicario. Alcuni, fra gli altri,
il Dessau, lo vogliono identico al Massimiliano a cui sono dirette
alcune lettere di Simmaco dell'anno 396, ma, come ho detto, in
altra occasione, la cosa non mi pare abbastanza provata (Bull.
Com., 1890, p. 40). Ad ogni modo, Tarrutenio avrà governato il
Piceno sul finire del secolo quarto.