DOI Heft:
Nr. 2
DOI Artikel:Tomassetti, Giuseppe: Della marrana di S. Giovanni e delle scoperte avvenute a Romavecchia
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Della marrana ài s. Giovanni
all'esser minor, poteva essere municipale, come tanti notissimi
per le iscrizioni ({). Non è tuttavia infrequente il caso di sacer-
dozi posti dopo altre qualità, ed anche del fiammato così pos-
posto, come nella lapide africana di Q. Rupilius Honoratus, nella
veronese di Caicilianus e nella concordiese di T. Desticius
Severus ftamen divi Iladriani (2).
Delle tre altre procure, la meno comune mi sembra quella
ferrarìarum, che ha un riscontro meno simile nella lapide pan-
nonica di FI. Verus Metrobalanus... praepositus splendidissimi
vectigalis ferrariarum (3), e più diretto nella lapide di T.
Petronius Priscus proc. Aug. ferrariarum et annonae Ostiis
edita dal dott. Huelsen (4). Delle altre procure esercitate dal
titolare di questa lapide, meritano menzione quella ad cen-
sus Gallorum, e l'altra ad census Brittonum, perchè singolari,
almeno per quanto io mi ricordo, ed importanti per, motivo sto-
rico. Infatti, senza fermarsi sulla forma epigrafica che Yad cen-
sus Gallorum suppone l'accipiendos, e neppure sulla qualità
promiscua, cioè di persone senatorie od equestri nel disimpegno
di siffatto ufficio (5); è soltanto sui popoli nominati in quest'in-
carico di T. Statilio Optato, che occorre fermarsi. Si tratta di
un uffiziale civile, ch'eseguisce il censo nelle Gallie, all'età di
Claudio, quando si continuava l'ordinamento delle tre Gallie,
uno dei più difficili incarichi lasciati da Augusto ai suoi suc-
cessori (6); e specialmente poi del censo dei Britanni, in un
momento critico per la recentissima conquista del paese e forse
(1) C. 1. L. II, 1074, Vili 5351 — Wilmanns, 2554, 2393 ecc.
(2) C. I. L. Vili, 1315, V, 3936, 8660, Per altri sacerdozi minori
posposti cf. Dessau, Inscriptiones lat. selectae 1342, 1345, eie.
(3) CI. L. Ili, 3953, cf. Hirschfeld, Untersuchungen auf dem Ge-
l/iete ecc. pag. 241, in nota.
(4) Ephemeris epigr. VII, 1212.
(5) Mommsen, Staatsrecht II, 2, pag. 946., Rénier, laser, de VAlgé-
rie 3893.
(6) Mommsen, Ròm. Geseh. V, pag. 76, 77.
Della marrana ài s. Giovanni
all'esser minor, poteva essere municipale, come tanti notissimi
per le iscrizioni ({). Non è tuttavia infrequente il caso di sacer-
dozi posti dopo altre qualità, ed anche del fiammato così pos-
posto, come nella lapide africana di Q. Rupilius Honoratus, nella
veronese di Caicilianus e nella concordiese di T. Desticius
Severus ftamen divi Iladriani (2).
Delle tre altre procure, la meno comune mi sembra quella
ferrarìarum, che ha un riscontro meno simile nella lapide pan-
nonica di FI. Verus Metrobalanus... praepositus splendidissimi
vectigalis ferrariarum (3), e più diretto nella lapide di T.
Petronius Priscus proc. Aug. ferrariarum et annonae Ostiis
edita dal dott. Huelsen (4). Delle altre procure esercitate dal
titolare di questa lapide, meritano menzione quella ad cen-
sus Gallorum, e l'altra ad census Brittonum, perchè singolari,
almeno per quanto io mi ricordo, ed importanti per, motivo sto-
rico. Infatti, senza fermarsi sulla forma epigrafica che Yad cen-
sus Gallorum suppone l'accipiendos, e neppure sulla qualità
promiscua, cioè di persone senatorie od equestri nel disimpegno
di siffatto ufficio (5); è soltanto sui popoli nominati in quest'in-
carico di T. Statilio Optato, che occorre fermarsi. Si tratta di
un uffiziale civile, ch'eseguisce il censo nelle Gallie, all'età di
Claudio, quando si continuava l'ordinamento delle tre Gallie,
uno dei più difficili incarichi lasciati da Augusto ai suoi suc-
cessori (6); e specialmente poi del censo dei Britanni, in un
momento critico per la recentissima conquista del paese e forse
(1) C. 1. L. II, 1074, Vili 5351 — Wilmanns, 2554, 2393 ecc.
(2) C. I. L. Vili, 1315, V, 3936, 8660, Per altri sacerdozi minori
posposti cf. Dessau, Inscriptiones lat. selectae 1342, 1345, eie.
(3) CI. L. Ili, 3953, cf. Hirschfeld, Untersuchungen auf dem Ge-
l/iete ecc. pag. 241, in nota.
(4) Ephemeris epigr. VII, 1212.
(5) Mommsen, Staatsrecht II, 2, pag. 946., Rénier, laser, de VAlgé-
rie 3893.
(6) Mommsen, Ròm. Geseh. V, pag. 76, 77.