/ Saepla ed il Diribitorium
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rinaie. Si debbono poscia menzionare i lavori del Nibby (•), del
Sachse (->), dell'Urlichs del Canina (4) e dello Jordan
Ultimamente il eh. Lanciani, nel commentario all'Itinerario di
Einsiedeln (Monumenti dei Lincei, voi. I, p. 465 sg.) ne ragionò
con la solita dottrina: ed io dando un breve resoconto del suo
lavoro nelle Mittheilungen des rómischeu Imtiluts 1892 p. 316-
820, aggiunsi alcune osservazioni. Ma siccome non potei, per ristret-
tezza dello spazio, svolgere allora ampiamente il tema, così sono
grato alla direzione di questo periodico, che mi dà ora l'occasione
di continuare e correggere le mie ricerche.
Gli avanzi esistenti appartengono quasi esclusivamente al
portico fiancheggi ante la via Lata. I suoi limiti sono certi :
verso Nord la moderna via del Caravita, come risulta dalle note
parole di Frontino (I, 22): arcus aquae Virginh ftniuntur in
Campo Mariio seewidum frontem Saeptorum; verso Sud la via
antica corrispondente all'odierna di s. Marco, accanto alla quale
tuttora esiste il sepolcro detto dei Claudii dai topograti antichi
(V. Notizie degli Scavi 1889, p. 225; Bull, comunale 1889,
p. 437). Fra questi limiti troviamo sei gruppi di avanzi rife-
ribili ai Septa.
a) 'nel farsi i fondamenti del palazzo de Carolis (ora Simo-
netti) incontro a San Marcello ' furono trovati avanzi di un por-
tico, che il Ficoroni (misceli, n. 106, p. 169 ed. Fea) dice uguali
a quelli sotto il palazzo Doria-Panfili.
b) sotto la chiesa di S. Maria in via Lata. La fronte Nord
della confessione è tutta composta di grandi massi di travertino,
che senza dubbio sono tolti dai Septi, ma stanno fuori di posto :
(1) Koma antica II p. 837-843.
(2) Geschichte und Beschreibung der alien Stadt Rom 1824, t. II
p. 68-82.
f3) Beschreibung Roma III, 3 p. 97. 105-110.
(4) Indicazione p. 401 ed. V; Edilizi di Roma II tav. 151.
(5) Forma Urbis Romae, prolegomena cap. V p. 34-36.
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rinaie. Si debbono poscia menzionare i lavori del Nibby (•), del
Sachse (->), dell'Urlichs del Canina (4) e dello Jordan
Ultimamente il eh. Lanciani, nel commentario all'Itinerario di
Einsiedeln (Monumenti dei Lincei, voi. I, p. 465 sg.) ne ragionò
con la solita dottrina: ed io dando un breve resoconto del suo
lavoro nelle Mittheilungen des rómischeu Imtiluts 1892 p. 316-
820, aggiunsi alcune osservazioni. Ma siccome non potei, per ristret-
tezza dello spazio, svolgere allora ampiamente il tema, così sono
grato alla direzione di questo periodico, che mi dà ora l'occasione
di continuare e correggere le mie ricerche.
Gli avanzi esistenti appartengono quasi esclusivamente al
portico fiancheggi ante la via Lata. I suoi limiti sono certi :
verso Nord la moderna via del Caravita, come risulta dalle note
parole di Frontino (I, 22): arcus aquae Virginh ftniuntur in
Campo Mariio seewidum frontem Saeptorum; verso Sud la via
antica corrispondente all'odierna di s. Marco, accanto alla quale
tuttora esiste il sepolcro detto dei Claudii dai topograti antichi
(V. Notizie degli Scavi 1889, p. 225; Bull, comunale 1889,
p. 437). Fra questi limiti troviamo sei gruppi di avanzi rife-
ribili ai Septa.
a) 'nel farsi i fondamenti del palazzo de Carolis (ora Simo-
netti) incontro a San Marcello ' furono trovati avanzi di un por-
tico, che il Ficoroni (misceli, n. 106, p. 169 ed. Fea) dice uguali
a quelli sotto il palazzo Doria-Panfili.
b) sotto la chiesa di S. Maria in via Lata. La fronte Nord
della confessione è tutta composta di grandi massi di travertino,
che senza dubbio sono tolti dai Septi, ma stanno fuori di posto :
(1) Koma antica II p. 837-843.
(2) Geschichte und Beschreibung der alien Stadt Rom 1824, t. II
p. 68-82.
f3) Beschreibung Roma III, 3 p. 97. 105-110.
(4) Indicazione p. 401 ed. V; Edilizi di Roma II tav. 151.
(5) Forma Urbis Romae, prolegomena cap. V p. 34-36.