Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (21.1893)

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Una statuetta reale del Museo egizio vaticano

essere una corruzione di Set-necht (cioè Set il potente) che tro-
viamo adoperato specialmente durante la XIXa dinastia, quando
fu molto in voga il culto del dio Set. E così infatti si chiamò
il figlio di Menepath 1°, ossia il nepote di Chaemuas, che fu uno
degli ultimi Re di quella gloriosa dinastia. E se questo nome
non fu adoperato nelle iscrizioni del nostro principe, ciò forse av-
venne perchè esso era di uso domestico e famigliare.

Dal fin qui detto potremo intanto conchiudere che la statuetta
funeraria del museo Vaticano è un monumento pregevolissimo per
la sua rarità e che meritava perciò di essere pubblicata, tanto più
che in essa possiamo riconoscere il tentativo almeno di riprodurre
un ritratto di quel celebre tìglio del più glorioso dei Faraoni
egiziani.

0. Marucchi.