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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Di un nuovo codice di Pier Leone Ghezzi contenente notizie di antichità
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0184
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Di un nuovo codice di Pier Leone Ghezzi
congettura. Gavino Hamilton e il Townley divennero soci legati
dai più gelosi interessi, e la loro corrispondenza col Byres durò
fin verso la fine del secolo. Costui ritornò in Inghilterra circa il 1790
e morì nel paese di Tonly nella contea di Aberdeen l'anno 1817,
sul compiere del decimosettimo lustro di età ».
Chi conosce la storia degli scavi nella seconda metà del secolo
scorso, sa bene come le ricerche di questa società si estendessero
ben oltre i confini di Villa Adriana, sino ai territorii di Marino,
di Lavinio, e di Ostia, e come più tardi al Byres fosse sostituito
Roberto Fagan. La scoperta di questo codice Ghezziano prova
come i membri della società non commerciassero soltanto di marmi
ma anche di libri di particolar valore.
Il volume, alto mill. 410, largo mill. 270, consta di 169
fogli con disegni a sepia, a inchiostro, e talvolta a colori, alcuni
postillati, altri no. Dal punto di vista della varietà ed impor-
tanza delle notizie, non può reggere al confronto dei volumi va-
ticani : pur tuttavia coloro che si occupano della storia dei nostri
musei e dei nostri scavi di antichità, leggeranno con piacere molti
particolari inediti circa la raccolta Passionei, e circa gli scavi di
Liborio Michilli in Villa Adriana. Le date vanno dal 1 740 al 1749.
[f. 1. Medaglia di Agostino Chigi, grande tre volte il vero, di-
segnata a contorno, e ombreggiata in sepia.]
« Questo disegnio è stato copiato dalla sua medaglia da me
cav. Ghezzi il di 15 giugno 1740 la quale si conseruava nello
studio che haveva delle medaglie il fu sig.r cardinale Ottoboni
cancelliere e presentemente è posseduta dal s.r cav.r Girolamo
Odami, il quale la custodisce con molta stima ».
[f. 2. Mezzo bronzo coloniale greco di Traiano ingrandito di tre
diametri.]
« Questa medaglia fu trouata nel condotto che fa fare il
Di un nuovo codice di Pier Leone Ghezzi
congettura. Gavino Hamilton e il Townley divennero soci legati
dai più gelosi interessi, e la loro corrispondenza col Byres durò
fin verso la fine del secolo. Costui ritornò in Inghilterra circa il 1790
e morì nel paese di Tonly nella contea di Aberdeen l'anno 1817,
sul compiere del decimosettimo lustro di età ».
Chi conosce la storia degli scavi nella seconda metà del secolo
scorso, sa bene come le ricerche di questa società si estendessero
ben oltre i confini di Villa Adriana, sino ai territorii di Marino,
di Lavinio, e di Ostia, e come più tardi al Byres fosse sostituito
Roberto Fagan. La scoperta di questo codice Ghezziano prova
come i membri della società non commerciassero soltanto di marmi
ma anche di libri di particolar valore.
Il volume, alto mill. 410, largo mill. 270, consta di 169
fogli con disegni a sepia, a inchiostro, e talvolta a colori, alcuni
postillati, altri no. Dal punto di vista della varietà ed impor-
tanza delle notizie, non può reggere al confronto dei volumi va-
ticani : pur tuttavia coloro che si occupano della storia dei nostri
musei e dei nostri scavi di antichità, leggeranno con piacere molti
particolari inediti circa la raccolta Passionei, e circa gli scavi di
Liborio Michilli in Villa Adriana. Le date vanno dal 1 740 al 1749.
[f. 1. Medaglia di Agostino Chigi, grande tre volte il vero, di-
segnata a contorno, e ombreggiata in sepia.]
« Questo disegnio è stato copiato dalla sua medaglia da me
cav. Ghezzi il di 15 giugno 1740 la quale si conseruava nello
studio che haveva delle medaglie il fu sig.r cardinale Ottoboni
cancelliere e presentemente è posseduta dal s.r cav.r Girolamo
Odami, il quale la custodisce con molta stima ».
[f. 2. Mezzo bronzo coloniale greco di Traiano ingrandito di tre
diametri.]
« Questa medaglia fu trouata nel condotto che fa fare il