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Pascal, Carlo: Osservazioni sui commentarii dei ludi secolari augustei
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0212
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Osservazioni
l'intervallo di 100 anni Livio ponesse tra gli uni e gli altri ludi
secolari: 1 eodem anno [737] ludos saeculares Caesar ingenti ap-
parati! fecit, quos centesimo quoque anno (ìs enim terminila saeculi),
fieri mos fuit ' (dal libro 136). Per conseguenza Th. Mommsen
si chiede (Eph. epigr. Vili, 238) se Augusto abbia seguito il primo
modulo del secolo di 100 anni, o il secondo, di 110. Ammesso come
incontestabile, per le prove sopra addotte, il secondo modulo, egli cosi
ragiona : il console Ateio Capitone, al quale da Augusto fu commessa
la cura dei ludi secolari, non potè giungere a tal temerità da cam-
biare gli anni dei ludi precedenti, celebrati negli anni 505 e
605, ed attestati da tutti gli annali. Ora poiché consta che Au-
gusto ristabilì i ludi secolari che erano cerimonie pressoché abolite
(Svet. Aug. 31 " paullatim abolita ex caerimoniis antiquis '), se
ne deve dedurre, dice il Mommsen, che i ludi precedenti dovet-
tero ritenersi non celebrati ; dal che si esclude che Augusto ce-
lebrando come quinti i ludi dell'anno 737 abbia considerato come
quarti quelli dell' anno 605 o 608. Invecé se si ammette che i
quindecemviri abbiano considerato come primi ludi secolari quelli
dell'anno 298 di Roma (Censorino, 17, 10 ' institutos esse** ad
XVvirorum commentarios anno GCXCVIIÌ M. Valerio Spurio
Virginio conss. ' **), gli anni dei Indi consecutivi potettero sta-
bilirsi così 408. 518, 628; secondo il secolo di 110 anni e for-
marsi la narrazione nel seguente modo: la Sibilla avrebbe nel-
l'anno 628 ordinato i ludi secolari, e a tale ordine non si sa-
rebbe ottemperato: sicché Augusto nel 737 redintegrò tal ceri-
monia. — Il quale ragionamento si fonda dunque sui seguenti
argomenti: 1) il passo di Censorino 17. 10; 2) la profezia della
Sibilla conservataci in Zosimo II, 6. Si deduce dall'uno la no-
tizia de' ludi secolari celebrati nell'anno 298 ; dall'altro la no-
tizia di un ordine dato dalla Sibilla di celebrare i ludi nel 628.
Mal si deduce l'ima cosa, e mal s'interpreta l'altra.
Cominciamo dall'apportare il passo di Censorino (17, 10) :
1 quae dissensio temporum, si veterani revolventur annales, longe
Osservazioni
l'intervallo di 100 anni Livio ponesse tra gli uni e gli altri ludi
secolari: 1 eodem anno [737] ludos saeculares Caesar ingenti ap-
parati! fecit, quos centesimo quoque anno (ìs enim terminila saeculi),
fieri mos fuit ' (dal libro 136). Per conseguenza Th. Mommsen
si chiede (Eph. epigr. Vili, 238) se Augusto abbia seguito il primo
modulo del secolo di 100 anni, o il secondo, di 110. Ammesso come
incontestabile, per le prove sopra addotte, il secondo modulo, egli cosi
ragiona : il console Ateio Capitone, al quale da Augusto fu commessa
la cura dei ludi secolari, non potè giungere a tal temerità da cam-
biare gli anni dei ludi precedenti, celebrati negli anni 505 e
605, ed attestati da tutti gli annali. Ora poiché consta che Au-
gusto ristabilì i ludi secolari che erano cerimonie pressoché abolite
(Svet. Aug. 31 " paullatim abolita ex caerimoniis antiquis '), se
ne deve dedurre, dice il Mommsen, che i ludi precedenti dovet-
tero ritenersi non celebrati ; dal che si esclude che Augusto ce-
lebrando come quinti i ludi dell'anno 737 abbia considerato come
quarti quelli dell' anno 605 o 608. Invecé se si ammette che i
quindecemviri abbiano considerato come primi ludi secolari quelli
dell'anno 298 di Roma (Censorino, 17, 10 ' institutos esse** ad
XVvirorum commentarios anno GCXCVIIÌ M. Valerio Spurio
Virginio conss. ' **), gli anni dei Indi consecutivi potettero sta-
bilirsi così 408. 518, 628; secondo il secolo di 110 anni e for-
marsi la narrazione nel seguente modo: la Sibilla avrebbe nel-
l'anno 628 ordinato i ludi secolari, e a tale ordine non si sa-
rebbe ottemperato: sicché Augusto nel 737 redintegrò tal ceri-
monia. — Il quale ragionamento si fonda dunque sui seguenti
argomenti: 1) il passo di Censorino 17. 10; 2) la profezia della
Sibilla conservataci in Zosimo II, 6. Si deduce dall'uno la no-
tizia de' ludi secolari celebrati nell'anno 298 ; dall'altro la no-
tizia di un ordine dato dalla Sibilla di celebrare i ludi nel 628.
Mal si deduce l'ima cosa, e mal s'interpreta l'altra.
Cominciamo dall'apportare il passo di Censorino (17, 10) :
1 quae dissensio temporum, si veterani revolventur annales, longe