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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Pascal, Carlo: Osservazioni sui commentarii dei ludi secolari augustei
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0215

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sui commentari dei ludi secolari augustei

celebrare gli altri nel 715 o 718; poiché Augusto li celebrò nel
737 ebbe ragione Svetonio di porre tal solennità tra quelle paul-
ìatim abolita ex caerimoniis anti'quis (Aug. 31), parole che solo
interpretate in questo senso hanno una conferma storica; 2) che
gli anni dei ludi precedenti segnati dai quindecemviri nei loro
annali furono appunto segnati per giustificare la celebrazione di
essi nel 737 ; ed è naturale quindi che si ritenessero esattis-
simi i loro conti (Svet. Claud. 21 ' diligentissime annorum ra-
tione subducta ' parlando dei ludi di Augusto). Onde segue che
noi ignoriamo per qual ragione Augusto non prima del 737 potè
celebrare i suoi ludi. Certo Claudio li ritenne ' anticipatos ab
Augusto nec legitimo tempori reservatos ' (Svet. Claud. 21) j
ma egli seguì altro modulo del secolo. Il Bergk {Augusti Rei',
gest. Liclex, p. 77) suppone il ritardo cagionato dalle infermità
d'Augusto; ma egli, e 1'Hirschfeld (Wiener Studien 1881. p. 97
segg.) stabiliscono il 731 come l'anno legittimo ; noi oppugnammo il
primo in Riv. dì. FU. 1889. fase. 4, § 1 ; il Mommsen oppugna
il secondo in Fph. epigr. Vili, 236. nota. La ragione dunque
di opportunità che consigliò ad Augusto l'anno 737 ci sfugge ;
quanto al computo che i quindecemviri fecero del secolo, prima
di consacrare nei loro annali le loro solenni bugie, non sarà imi-
tile rammentare l'interpretazione più larga del secolo, calcolato,
a modo etrusco, secondo gli anni vissuti dall'uomo più longevo
di ciascuna generazione. Tale è pure l'opinione di Censorino, eli e
dopo il primo passo citato, aggiunge : (XVII, 12) ' Hinc animad-
vertere licet neque post centum annos ut hi referantur ludi statimi
esse, neque post centum decem. Quorum etiamsi alterutrum retro
fuisset observatum, non tamen satis id argumenti esset quo quis
his ludis saecula discerni constanter adfìrmet, praesertim cum
ab urbis primordio ad reges exactos annos CCXLIIII factos esse
auctor sit nemo, quod tempus procul dubio naturali maius est
saeculo. Quod si quis credit ludis saecularibus * saecula * sola
nominis origine inductus, sciat saeculares dici potuisse quod pie-
 
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