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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

DOI article:
Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [6]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0235

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Il vicariato di Roma

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più elevata, forse, il vicariato, come ritiene il Seeck (Z. far Rechtsg.,
1889, p. 212).

8. Helpidius.

Una costituzione di Costantino del 18 aprile 321 (C. Th. II,
8, 1) diretta ad Elpidio, sine titillo, finisce così, pp. V non. lui.
Caralis. Il Gotofredo (!), sebbene un po' esitante, inclinava a col-
locare Elpidio fra i governatori della Sardegna, ma certo è che,
nella corrispondente costituzione del codice di Giustiniano (III,
12, 2) manca la parola Caralis e che un altro rescritto del 30
maggio 321 (C. Iu. VIII, 10, 6) diretto ad Elpidio lo designa agens
vicem praefectorum praetorio ; e quindi è probabile che Elpidio
sia stato vicario di Roma (2) ma non d'Italia, come pensa il Seeck
(Z. fùr Rechtsg;, 1889, p. 227).

4. Natalis.

Nel rescritto imperiale del 382 (C. Th. IX, 27, 3) già citato
e diretto a Matroniano duce e preside della Sardegna, gli impe-
ratori così si esprimono: ut unius poena metus possit esse mul-
torum, Natalem, quondam clucem, sub custodia protectorum ad
provinciam, quam nudaverat, ire praecìpimus et rei. 11 Goto-
fredo, nel comento al rescritto, sostiene Natale essere stato (Lux
Sardiniae ; ma il Bòcking (op. cit. p. 805* e seg.) a parer mio.
ha ben dimostrato, che cotesta ipotesi è confutata dal contenuto
dello stesso rescritto dal quale, chiaramente, apparisce che Na-
tale, duce in una provincia dell'impero orientale, condannato per
delitto di concussione per sottrarsi alla pena, era fuggito nella
Sardegna; appunto, perciò, gli imperatori ordinano a Matroniano
di farlo ricondurre, sotto buona scorta, nella provincia da lui spo-
gliata, che, evidentemente, non può essere la Sardegna.

0) Nel comento al rescritto (Cod. Th. ed. Ritfer, I. 136): cf. aneli.■
l'Indiculus, p. 34.

(2) Cf. i nostri vicarii urbis Romae (B. C. 1890, p. 87).
 
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