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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Correra, Luigi: Graffiti di Roma, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0264

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I.

Comincio co' graffiti del Palatino, scoverti in quelle stanze
della vigna già Nussiner, giudicate appartenere alla domus Gelo-
tiana ricordata dalla Gruteriana 598, 7 = Orelli 2965 — e an-
nessa alle fabbriche imperiali da Caligola, come c'informa Sue-
tonio (Calig. 18) per poter meglio godere gli spettacoli del circo.
Intorno a queir edifìzio ha dottamente ragionato il lodato Vi-
sconti, pubblicando, nel 1870 {Roma, tipogr. delle Belle Arti)
un nuovo graffito relativo al cristiano Alessameno.

Questi graffiti hanno avuto l'onore di richiamare l'atten-
zione dei dotti, forse più di qualunque altro consimile monu-
mento. Fin dal 1856 il eh. Garrucci pubblicava gran numero dei
medesimi nelle tavole XII, XXV, XXX, XXXI del suo atlante
dei graffiti di Pompei. Altri ne aggiunse illustrando, nell'istesso
anno, il graffito blasfemo di Alessameno (cfr. Civiltà Cali., ser. Ili,
voi. IV, p. 528 seg.).

Le stanze che li contengono sono quattro, disposte, secondo
il modo indicato, nel seguente abbozzo dimostrativo :

Incominciando dalla prima darò le iscrizioni in essa contenute,
seguendo il giro delle pareti da sinistra a destra.

Stanza I, parete n. 1.

1) AMATORI

2) ASIATICVS (')

3) CAPILLATVS

(!) Cf. i imm. 8, 59, 63.
 
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