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Hülsen, Christian: Nuove osservazioni sulle epigrafi votive ed onorarie dei militi pretoriani diseppellite sull'Esquilino, [1]
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dei militi pretoriani
265
Juppìter, Minerva), sul nostro rilievo si trova in seconda linea.
Ma se per questo fatto si abbia una spiegazione, ed in generale
a qualj personaggi dell'Olimpo nazionale celtico corrispondano le
singole figure, lo decideranno altri conoscitori più autorevoli della
assai oscura mitologia gallo-romana. Mi basta accennare ad un
monumento urbano, conosciuto e commentato da tre secoli, cioè la
base C. I. L. VI 46, descritta per la prima volta nella raccolta
di Angelo Colozio, ma proveniente probabilmente anch' essa da
qualche sacrario Esquilino. Essa è dedicata da un M. Quarlinius
Sabinus, cives Remus. miles cohortis VII pr. Antoninianae Piae
vindicis, e vi sono effigiati Diana, Marte, Giove, Mercurio, Er-
cole con le rispettive epigrafi (in parte ora perdute) ARDVINNE •
CAMVLO • IOVI • MERCVRIO • HERCVLI. La figura di Ercole
tanto sulla base nostra quanto sulla Coloziana ripete il tipo co-
mune greco-romano, e non ha niente da fare coli'Ercole Gallico
dello "Oypiiog, del quale Luciano (Herc. 1) dà una descrizione
altrettanto dettagliata quanto curiosa.
Della seconda base abbiamo non meno di dieci pezzi, otto
(a-h) con iscrizioni, e due scolpiti ma anepigrafi (i, k). Ve ne
sono quattro inediti (b, g, h, k)\ gli altri già sono pubblicati,
ma in luoghi assai diversi (*) Il eh. Gio. Schmidt nel 1879
indovinò il ricongiungimento dei frammenti e f, ai quali egli
aggiunse i pezzi ancora non editi g e h. Che tutti e quattro
appartengano all'istessa base come i superiori a-d da me riuniti,
(!) Pramm. a C.I.L. VI m 3901 Bull, comun. 187(5 tav. VII-Vili fig. 1.
II.
d
c
2858
1876 tav. V-VI fig. 6.
1875 p. 112 n. 59, 1876
f
e
2392
2391
3902 a
tav. V-VI fig. 6.
1875 p. 115 n. 8.
1875 p. 116 n. 9.
1876 tav. VH-Vili fig. 3.
265
Juppìter, Minerva), sul nostro rilievo si trova in seconda linea.
Ma se per questo fatto si abbia una spiegazione, ed in generale
a qualj personaggi dell'Olimpo nazionale celtico corrispondano le
singole figure, lo decideranno altri conoscitori più autorevoli della
assai oscura mitologia gallo-romana. Mi basta accennare ad un
monumento urbano, conosciuto e commentato da tre secoli, cioè la
base C. I. L. VI 46, descritta per la prima volta nella raccolta
di Angelo Colozio, ma proveniente probabilmente anch' essa da
qualche sacrario Esquilino. Essa è dedicata da un M. Quarlinius
Sabinus, cives Remus. miles cohortis VII pr. Antoninianae Piae
vindicis, e vi sono effigiati Diana, Marte, Giove, Mercurio, Er-
cole con le rispettive epigrafi (in parte ora perdute) ARDVINNE •
CAMVLO • IOVI • MERCVRIO • HERCVLI. La figura di Ercole
tanto sulla base nostra quanto sulla Coloziana ripete il tipo co-
mune greco-romano, e non ha niente da fare coli'Ercole Gallico
dello "Oypiiog, del quale Luciano (Herc. 1) dà una descrizione
altrettanto dettagliata quanto curiosa.
Della seconda base abbiamo non meno di dieci pezzi, otto
(a-h) con iscrizioni, e due scolpiti ma anepigrafi (i, k). Ve ne
sono quattro inediti (b, g, h, k)\ gli altri già sono pubblicati,
ma in luoghi assai diversi (*) Il eh. Gio. Schmidt nel 1879
indovinò il ricongiungimento dei frammenti e f, ai quali egli
aggiunse i pezzi ancora non editi g e h. Che tutti e quattro
appartengano all'istessa base come i superiori a-d da me riuniti,
(!) Pramm. a C.I.L. VI m 3901 Bull, comun. 187(5 tav. VII-Vili fig. 1.
II.
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1876 tav. V-VI fig. 6.
1875 p. 112 n. 59, 1876
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3902 a
tav. V-VI fig. 6.
1875 p. 115 n. 8.
1875 p. 116 n. 9.
1876 tav. VH-Vili fig. 3.