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Marucchi, Orazio: Di un nuovo cippo del pomerio urbano
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.13726#0285
Di un nuovo cippo del pomerio uri/ano
279
l'arce gianicolense, seguivano una linea più vicina all'odierno
ponte rotto.
Ma noi sappiamo che il ponte sublicio metteva dentro il
recinto attribuito ad Anco Marzio che si collegava all' acropoli
del Gianicolo ('). E dovendo perciò collocarsi il ponte sublicio
più in dentro della linea delle mura primitive, le quali dalla
sponda del fiume salivano all'arce, ne verrebbe di conseguenza che
il celebre ponte non fosse posto innanzi all' odierno Ospizio di
s. Michele, come da molti si crede, ma che esso debba ricono-
scersi alquanto più a monte del fiume e più prossimo all' isola
tiberina.
E da tali osservazioni si ricaverebbe una conferma all' opi-
nione del eh. Hùlsen, il quale ha collocato il ponte sublicio vici-
nissimo all' odierno ponte rotto (2).
Ma queste deduzioni topografiche non possono essere che
congetturali fino a tanto che nuove scoperte non vengano a recar
piena luce sull'argomento; e quindi io mi contento di averle
soltanto accennate. E chiudo il mio scritto rallegrandomi che
gli scavi di s. Cecilia in Trastevere, così importanti per 1' archeo-
logia cristiana, abbiano recato un bel contributo eziandio alla
classica antichità, restituendoci V unico cippo fino ad ora cono-
sciuto del pomerio transtiberino. Ed esprimo il voto che il nuovo
monumento epigrafico venga collocato nel grande atrio innanzi
alla restaurata basilica, ove esso starebbe non molto lungi dal
luogo in cui in origine era collocato.
Orazio Marucciii.
(') b LI (Janicurum) non muro solum sed etiam ob commoditatem iti-
neris ponte Sublicio tum primum in Tiberi facto, coniungi urbi placuit »
Livio I, 33; cf. Dion., Ili, 45; IX, 08; Plutarco Numa, 9.
(2) V. Htìlscn, Formae urbis Romae antiquae (Berlino 1896), tab. II;
idem u II Foro boario e le sue adiacenze neW antichità » negli « Atti
della Pont. Accad. rom. d'Archeologia », Serie II, Tomo VI (a. 189C)
pag. 231 sgg. Tav. IV.
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l'arce gianicolense, seguivano una linea più vicina all'odierno
ponte rotto.
Ma noi sappiamo che il ponte sublicio metteva dentro il
recinto attribuito ad Anco Marzio che si collegava all' acropoli
del Gianicolo ('). E dovendo perciò collocarsi il ponte sublicio
più in dentro della linea delle mura primitive, le quali dalla
sponda del fiume salivano all'arce, ne verrebbe di conseguenza che
il celebre ponte non fosse posto innanzi all' odierno Ospizio di
s. Michele, come da molti si crede, ma che esso debba ricono-
scersi alquanto più a monte del fiume e più prossimo all' isola
tiberina.
E da tali osservazioni si ricaverebbe una conferma all' opi-
nione del eh. Hùlsen, il quale ha collocato il ponte sublicio vici-
nissimo all' odierno ponte rotto (2).
Ma queste deduzioni topografiche non possono essere che
congetturali fino a tanto che nuove scoperte non vengano a recar
piena luce sull'argomento; e quindi io mi contento di averle
soltanto accennate. E chiudo il mio scritto rallegrandomi che
gli scavi di s. Cecilia in Trastevere, così importanti per 1' archeo-
logia cristiana, abbiano recato un bel contributo eziandio alla
classica antichità, restituendoci V unico cippo fino ad ora cono-
sciuto del pomerio transtiberino. Ed esprimo il voto che il nuovo
monumento epigrafico venga collocato nel grande atrio innanzi
alla restaurata basilica, ove esso starebbe non molto lungi dal
luogo in cui in origine era collocato.
Orazio Marucciii.
(') b LI (Janicurum) non muro solum sed etiam ob commoditatem iti-
neris ponte Sublicio tum primum in Tiberi facto, coniungi urbi placuit »
Livio I, 33; cf. Dion., Ili, 45; IX, 08; Plutarco Numa, 9.
(2) V. Htìlscn, Formae urbis Romae antiquae (Berlino 1896), tab. II;
idem u II Foro boario e le sue adiacenze neW antichità » negli « Atti
della Pont. Accad. rom. d'Archeologia », Serie II, Tomo VI (a. 189C)
pag. 231 sgg. Tav. IV.