Overview
Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 43.1915

DOI Artikel:
Schneider Graziosi, Giorgio: Iscrizione votiva inedita del tempo di ercole vincitore in Tivoli
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.14885#0302

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
298

Iscrizione, votiva inedita ecc.

HVD-D- (Eereuli Viatori donum dedit, vel dedit dedicava),
secondo l'abbreviazione del nome della divinità, nota in altre
epigrafi tiburtine.
Tivoli, luglio 1916.
Giorgio Schneider Graziosi.

Nota.

Il presente articolo fu scritto dal dott. Giorgio Schneider-Graziosi
dnrante il campo estivo di Tivoli, poi che egli, chiamato alle armi con la
terza categoria del 1884 ebbe la nomina a sottotenente nella Milizia Ter-
ritoriale e fu aggregato al 1° regg. Granatieri di Sardegna. Il fato di sua
vita volle che l’autore non potesse vedere il suo articolo stampato. Il
17 settembre 1916, nell’assalto alle posizioni nemiche sul Veliki Kribach,
colpito alla tempia sinistra, cadeva gloriosamente sul campo dell’onore.
Non è qui il luogo di ricordare tutta l’opera dello Schneider — opera
feconda e molteplice per la giovane età — in parecchi rami della scienza
archeologica. Benché si occupasse in prevalenza delle antichità cristiane
di Roma e Suburbio (il Nuovo Ballettino di Archeologia Cristiana pos-
siede la maggior parte di 'questi articoli dal 1907 al 1915; altri furono
pubblicati nel Bessarione e nelle Mélanges d'archeologie) egli trattò anche
con notevole competenza di Topografìa, di Epigrafìa romana e di Egitto-
logia, quest’ultima in una Memoria degli Atti della Pontificia Accademia
Romana di Archeologia (aprile 1911) su « I coni funerarii del Museo Egizio
Vaticano ». ,
Gli studi di Topografìa ed Epigrafìa furono pubblicati per la mag-
gior parte nel presente Ballettino e sono tutti improntati a quella piace-
vole spigliatezza propria del suo carattere. Ricordiamo sopra tutti la « Iden-
tificazione topografica delle Horrea Germaniciana et Agrippiana dell’ottava
regione augustea » (Bull. Com. 1911, pp. 158-172) riconosciute in quella serie
di costruzioni a stanze e cortili tra il clivus Victoriae e il vicus Tuscus,
identificazione che trovò poi la prova monumentale tre anni dopo, quando
nel mezzo di uno dei cortili fu rinvenuta ancora in situ la iscrizione dedi-
catoria al Genius horreorum Agrippianorum, ciò che egli fece argomento
di un altro articolo (Bull. Com. 1914, pp. 25-33).
Anche importante è il riconoscimento di u Un monumento della re-
gione XII quasi ignorato » cioè della Schola Carruc e, di cui parla una
iscrizione sepolcrale cristiana (Bull. Com. 1915, pp. 204-222).
Alla topografia di Roma medioevale si riferisce la Memoria su u La
domus Theodorae sull’Aventino » della quale fu rinvenuto l’architrave
iscritto della porta d’ingresso nel pavimento della chiesa di S. Sabina
(Bull. Com. pp. 328-342).
Purtroppo la sua attività, che entrava ora nel maggiore sviluppo, rimase
prematuramente troncata. Sembrava che egli lo presentisse, quando par-
tendo per il fronte affidò a me questo ultimo articolo per la correzione
delle bozze, in omaggio alla cara e cordiale amicizia che ci legava da
lunghi anni. Ora egli non è più. Il vuoto della sua morte affligge quanti
lo conobbero ed apprezzarono le singolari doti della mente e del cuore di
Lui che nello studio e nel lavoro poneva la sua maggiore consolazione e
lo scopo precipuo della sua vita.

Giuseppe Lugli.
 
Annotationen