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Canina, Luigi
L' antica Etruria marittima: compressa nella dizione pontificia descritta ed illustrata con i monumenti (Text 2) — Rom, 1849

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https://doi.org/10.11588/diglit.3948#0089
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PARTE VI. VOLCENTANI 89

CAPITOLO IL

ESPOSIZIONE TOPOGRAFICA.

Seguendo sempre l'ordinamento stabilito, quale è quello di dimostrare la più pro-
babile situazione dei luoghi abitati dagli antichi etruschi nella regione appartenente ai
volcentani, si prende primieramente a considerare il luogo occupato dalla città di Volci,
e dalla sua vasta necropoli, poscia quelle posizioni ora cognite con i nomi Musignano
e Canino, e quindi il luogo in cui credesi più comunemente avere corrisposto Eba.
In seguito, rivolgendosi verso il mare, si descrive il luogo in cui stava il Foro Au-
relio, e successivamente Regisvilla e Cossa con il suo porto esistente ai piedi del
monte Argentaro. Si compie questa esposizione topografica con una indicazione delle
vie principali che transitavano per il medesimo territorio.

CITTA' DI VOLGI. 11 più importante luogo di tutta la regione, che si può ap-
propriare ai volcentani, è quello certamente che era occupato dalla città lóro capi-
tale. Ma quantunque questa medesima città fosse compresa nelle, dodici capitali del-
l'antica Etruria, come si è dimostrato nelle precedenti esposizioni, pure di essa si hanno
soltanto poche notizie tra le memorie tramandateci dagli antichi. E per riguardo alla
sua posizione quasi soltanto si trova indicata dalla notizia esposta da Tolomeo che
la determina a gradi di latitudine 34,40 e di longitudine 42,10, unitamente ad Eba
a 34,30 per 42,15, che doveva essere perciò collocata a poca distanza (1). Come que-
sta notizia corrispondesse a determinare il luogo occupato dalla stessa città a poca
distanza dal mare a destra del fiume Amine, ora detto Fiora, e vicino al ponte del-
l'Abbadia, in relazione delle posizioni stabilite per le altre città della parte dell'Etru-
ria presa ad illustrare, già si è dimostrato nel primo partimento con quanto fu espo-
sto nella Tav. I. Ora se ne dimostra in modo più circostanziato la sua posizione uni-
tamente a quella di Eba, Cossa ed ogni altro luogo di tal regione, nella esposizione topo-
grafica di tutto il territorio volcentano delineata nella Tav. CHI. In particolare poi
nella successiva Tav. C1V viene offerto in più ampio modo la sua giusta posizione
e forma unitamente alle sue necropoli disposte nelle adiacenze. Dopo l'ultima di-
struzione della città stessa, che si vuole accaduta nelle guerre portate dai saraceni in
queste regioni (2), rimaneva bensì la denominazione Pian di Voce al luogo in cui ave-
va essa esistito, che si trova essere una probabilissima derivazione di Pian di Volci: ma
poi non si sapeva sino al tempo delle prime discoperte determinarne la vera corri-
spondenza nel luogo anzidetto; ed anzi vi fu chi sostenne esservi invece stata collo-
fi) "Efioc 1$, Xv—^(3, ò\ OvoIy.cl X«5, yc—;x(3, gt\ (Tolomeo Geog. Ub. Ili e. 1.).

(2) Nelle memorie istoriche della casa Farnese, pubblicate in Montefiascone nell'anno 1818 dal P. Flaminio da Latera, si trova
fatta menzione del modo in cui avvenne la distruzione di Volci per verità alquanto singolare, ma pure probabile in quanto che
sia stata prodotta dai veri saraceni ; poiché questi popoli barbari dell'Africa fecero soventi delle improvvise scorrerie nelle re-
gioni marittime di questa parte dell'Italia, e coi furti distrussero spesso i luoghi abitati. Siccome Volci, ridotta negli ultimi suoi
tempi ad avere un piccolo numero di abitanti e posta a ragguardevole distanza da ogni altro paese che potesse soccorrerla, dovette
più facilmente di ogni altro luogo andare soggetta ad una tale devastazione.

T. IL 23
 
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