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PREFAZIONE
Portando ad effetto l'ordinamento stabilito nel primo paramento, relativo alla re-
gione in generale presa ad illustrare, si rende necessario nell'enunciato ottavo para-
mento di raccogliere le moltissime parziali osservazioni fatte sull' esame di tutto ciò
che potè appropriarsi ai popoli che abitarono la stessa regione ed ai più cospicui mo-
numenti che ci furono conservati. E se si fosse dovuto compiere una illustrazione estesa
su tutta l'Etruria, compresa tra il fiume Macra ed il Tevere, alle parziali esposizioni
sui sei principali popoli, presi a considerare negli altrettanti precedenti partimenti, cioè
Falisci, Veienti, Geriti, Tarquiniensi, Volcentani e Volsiniensi, si sarebbe dovuto sten-
dere la esposizione sugli altri sei popoli principali, che si conobbero essere stati costituiti
dai Vetulonensi, Volterrani, Aretini, Gortonensi, Chiusini e Perusini : ma lo scopo pre-
fisso, essendo limitato alla illustrazione della parte dell'antica Etruria, che corrisponde
verso il mare e che si trova compresa nella dizione Pontifìcia, si riducono perciò le
ricerche ai suddetti sei primi popoli lasciando ad altri la cura di protraile nella regione
appartenente agli altri sei popoli. D'altronde in appoggio alla convenienza di potere sta-
bilire l'indicata divisione in due parti distinte dell'antica Etruria, ed alla opportunità di
poter trattare separatamente l'una parte dall'altra, è da osservare che da tutte le esposte
considerazioni ne emerge una singolarità di costumanze ben palese per la regione, che
ha offerto argomento a queste esposizioni e che si trova corrispondere verso il mare
Mediterraneo, per essere stata sino dalla sua origine abitata da popoli indigeni, che si
sogliono distinguere con i nomi siculi ed aborigeni, e sempre influenzata da interven-
zioni straniere effettuate per la via di mare; mentre la parte situata più entro terra,
per essere stata tenuta principalmente dagli umbri, che costituivano un popolo ben di-
stinto dai suddetti, e determinata dal fiume Umbro che scorreva nelle terre dei vetu-
lonensi anzidetti, ha conservato pratiche più proprie del primitivo stabilimento e meno
suscettibili a potersi determinare con alcun ordinato metodo a norma delle nozioni che
si hanno delle altre simili istituzioni. In seguito di tanta incertezza, ne viene di conse-
guenza che gli studj, che su di tali primitive costumanze vengono estesi, non è da spe-
rare che siano per dare alcuna positiva e regolare sistemazione. Quindi contenendoci
in ciò che concerne la parte della regione abitata dai suddetti primi sei popoli prin-
cipali e loro pertinenze, si riassumano le varie considerazioni secondo sempre quelle
prescrizioni che furono primieramente stabilite, tanto sulla limitazione dell'esame a quei
soli monumenti e documenti che con più sicurezza si possono appropriare agli antichi
etruschi, quanto sull' esclusione dalle stesse ricerche di tutte quelle tante opinioni parti-
colari che non sono basate sul maggior numero dei più autorevoli documenti, quantun-
que per la loro novità abbiano acquistato rinomanza.
PREFAZIONE
Portando ad effetto l'ordinamento stabilito nel primo paramento, relativo alla re-
gione in generale presa ad illustrare, si rende necessario nell'enunciato ottavo para-
mento di raccogliere le moltissime parziali osservazioni fatte sull' esame di tutto ciò
che potè appropriarsi ai popoli che abitarono la stessa regione ed ai più cospicui mo-
numenti che ci furono conservati. E se si fosse dovuto compiere una illustrazione estesa
su tutta l'Etruria, compresa tra il fiume Macra ed il Tevere, alle parziali esposizioni
sui sei principali popoli, presi a considerare negli altrettanti precedenti partimenti, cioè
Falisci, Veienti, Geriti, Tarquiniensi, Volcentani e Volsiniensi, si sarebbe dovuto sten-
dere la esposizione sugli altri sei popoli principali, che si conobbero essere stati costituiti
dai Vetulonensi, Volterrani, Aretini, Gortonensi, Chiusini e Perusini : ma lo scopo pre-
fisso, essendo limitato alla illustrazione della parte dell'antica Etruria, che corrisponde
verso il mare e che si trova compresa nella dizione Pontifìcia, si riducono perciò le
ricerche ai suddetti sei primi popoli lasciando ad altri la cura di protraile nella regione
appartenente agli altri sei popoli. D'altronde in appoggio alla convenienza di potere sta-
bilire l'indicata divisione in due parti distinte dell'antica Etruria, ed alla opportunità di
poter trattare separatamente l'una parte dall'altra, è da osservare che da tutte le esposte
considerazioni ne emerge una singolarità di costumanze ben palese per la regione, che
ha offerto argomento a queste esposizioni e che si trova corrispondere verso il mare
Mediterraneo, per essere stata sino dalla sua origine abitata da popoli indigeni, che si
sogliono distinguere con i nomi siculi ed aborigeni, e sempre influenzata da interven-
zioni straniere effettuate per la via di mare; mentre la parte situata più entro terra,
per essere stata tenuta principalmente dagli umbri, che costituivano un popolo ben di-
stinto dai suddetti, e determinata dal fiume Umbro che scorreva nelle terre dei vetu-
lonensi anzidetti, ha conservato pratiche più proprie del primitivo stabilimento e meno
suscettibili a potersi determinare con alcun ordinato metodo a norma delle nozioni che
si hanno delle altre simili istituzioni. In seguito di tanta incertezza, ne viene di conse-
guenza che gli studj, che su di tali primitive costumanze vengono estesi, non è da spe-
rare che siano per dare alcuna positiva e regolare sistemazione. Quindi contenendoci
in ciò che concerne la parte della regione abitata dai suddetti primi sei popoli prin-
cipali e loro pertinenze, si riassumano le varie considerazioni secondo sempre quelle
prescrizioni che furono primieramente stabilite, tanto sulla limitazione dell'esame a quei
soli monumenti e documenti che con più sicurezza si possono appropriare agli antichi
etruschi, quanto sull' esclusione dalle stesse ricerche di tutte quelle tante opinioni parti-
colari che non sono basate sul maggior numero dei più autorevoli documenti, quantun-
que per la loro novità abbiano acquistato rinomanza.