De gli Antichi.
Seneca pari mente così ne dice :
Tu s che la notte con felice aussùtìo
Scacci , portando ne la dedra mane
La lieta, e fanta face, hor vien a noi
Tatto languido, & ebbro j ma pria cingi
Di besori) e di rofe ambe le tempie •
(Saudiano in certo Epitalamio deserire Himeneo in
fio modo .
Dagli occhi vn foamfsìmo fplendore
Efce, eh'à rimirarlo altrui contenta »
L i caldi rat del Sole, e quel rojfore 9
Ch' ogn animo pudico tocca , e tenta ,
Spargon di bel porporeo colore^
Le bianche gote , a lequai s apprefenta
La lanugine prima accompagnata
Da bella chioma cresa^ & indorata*
La Gra
Seneca pari mente così ne dice :
Tu s che la notte con felice aussùtìo
Scacci , portando ne la dedra mane
La lieta, e fanta face, hor vien a noi
Tatto languido, & ebbro j ma pria cingi
Di besori) e di rofe ambe le tempie •
(Saudiano in certo Epitalamio deserire Himeneo in
fio modo .
Dagli occhi vn foamfsìmo fplendore
Efce, eh'à rimirarlo altrui contenta »
L i caldi rat del Sole, e quel rojfore 9
Ch' ogn animo pudico tocca , e tenta ,
Spargon di bel porporeo colore^
Le bianche gote , a lequai s apprefenta
La lanugine prima accompagnata
Da bella chioma cresa^ & indorata*
La Gra