Imagini de i Dei
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1m ciano •
Dei de gli
antichi, co
me intro-
dotti.
Erche furono diuerse le opinioni appiedo de
gli antichi del principio delle cose, tato di che,
come da chi fodero (late create,ò fatte’,i Poe-
ti i quali furono i primi,come dice Aristotele,
che scriuessero de i Dei, finsero diuerse fauo»
le di quell’, facendo credere alia sciocca gen-
. . . te , che fodero molti, con ciò fosse che chia-
mando Dei li primi facitori delle cose , & le principali materie di
quelle, esprimelsero i varij pareri delle diuerse sette. Et in quello
modo fauoleggiando fecero Dei gli Elementi, le Stelle , il Sole,&
la Luna . Onde furono poscia loro dati temp >j , altari, & simula-
cri quali in ogni luoco, se nò apptesso di alcunidegli Astìnj,come
scriue Luciano , li quali diceuano, che ben si doueafare de isimu-
lacri à quelli Dei, che non erano veduti in altro modo , ma non
al Sole, nè alla Luna , perche si vedono ogni dì : & seèssì stesiì ci
si mostrano ogni volta , che leniamo gli occhi al Cièlo (diceua
Microbio, quella gente )a che farne altre statoe? Nondimeno Macrobio rife-
nsce, che in certa altra parte dell’ Assìria , oue fu creduto il Sole,
& Gioue , che mostra l’anima del mondo , edere vna medesima
cosa,eta vn si mulacro dorato sehza barba, ilquale stando con il
braccioako teneua nella delira mano vna sferza in guisa di auriga,
& porratia nella sinistra il fulmine, & alcune spiche , lequali cole
mostrauano il potere del Sole,& di Gioue edere insieme giunto .
Et perchepare, che di tutti i corpi celestì il Sole habbia maggior
forza nelle cose create, & in quelle moliti più mamfellamente de
gli altri gli essetti suoi ,& hanno voluto alcuni, che per tutti gli
altri Dei sempre s’intenda di lui sidamente; secondo, che diuersa-
menteei mostra le sue virtù. Et perciò in diuersi medine fecero
llatoe gli antichi, & fu chiamato con diuersi nomi non sido dalle
diuerse nationi per ladiuersità delle lingue, ma da quelli ancora,
che erano di vna medesima gente, come si dirà di alcuni, secondo
che