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De gli Antichi. 187
quali cose a ragione ella fu detta gran Madre, & Madre de i Dei
parimente, perche erano stati i Dei degli antichi mortali, & era-
no viuuti vn tempo di quello , che la terra produce, come ne vi-
nono tutti gli altrt mortali. Et fuquesla la medesima , che Ope> OPr
Cibele, Rbea,Vetta,& Cerere, & altre ancora dimottratrici delle
diuerse virtù della Terra . Delle quali esporrò gli nomi in dile-
guando le imagini loro secondo che mi tornerà bene,& ne raccon
terò le fauole, od altroché ha,sé verranno à propolìto . Impero-
che come i dipintori adornano lelorotauole con tutti quelli or-
namenti , che fanno migliori, accioche a‘riguardanti paiono più
vaghe,così hòcercato iodi fare mentreche disegno quelleima-
gini con la penna. Percioche espongo tallhora alcuni nomi, tallio-
ra interpreto qualche fàuola,& di alcuni ne racconto alle volte
semp!icemente,&: alle volte anchora tocco qualche historia,secon-
do che mi pare più cósarsi a quello,di che haurò già detto,ò mi retti
da dire,parendomi di douereettereà quello modo, se non dilette-
uole à chi legge, almeno non troppo noioso , condotta che la va.
riera delle cole soglia leuare gran partedi noia a i lettori. Venendo
dunque a dire della gran Madre, ellafu chiamata Opeda gli anti-
chi perche quella voce lignifica aiuto, & non è chi più aiuti la vi-
ta de i mortali della terra ronde Homero la chiama donatrice del- Homert>°
la vita, perche ella ci dà oue commodamentepotiamo habitare ,
& ci porge onde habbiamoda nodrirci , & in molti altri modi ci
gioua à guisadi pietosa madre.Et perciò Martiano descriuendo- Martiaut
la,dice,ch'ella e di molta età,& havn gran corpo, à che si confà
quello,che serine Pausania,chein certa parte della Grecia appretto
il fiume Craside fu vn tempietto della Terra oue ella fu chiamata
la Dea dal largo pettor& se ben partoriscespesso, & habbi intor-
no molti figliuoli, nondimeno ha pur anco vna vette tutta dipin-
ta a fiori di color diuersi,& vn manto *ettuto di verdi herbe , nel
quale paiono essere tutte quelle cose,che più sono prezzate da’mor
tali; come le pretiose gemme,& i metalli tutti,& vi si vedeua an-
chora copia grande di tutti i frutti,& vna abondanza mirabile di
tutte le cose. Ora chi è , che in quello ritratto non riconosca
la Terra ? La quale Varrone , secondo che riferisee Santo Ago-
stino nel libro della Città di Dio, vuole, che sia chiamata O-
pe , perche per l’opera humana diuenta migliore, & quanto e più
coltiuata, tanto è più fertile , & che sia nomata Proserpina , per
che vseendoda lei vanno comeserpendo le biade , che ne. naseono^.
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