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LIBRO OTTAVO

ANNALI DELL-ARTE CRISTIANA

SECOLO IV

DALL' ANNO 284 AL 4oo.

(Anno 2g6.)
SAN MARCELLINO.

D.

ai vetri graffiti in oro guadagnando l'imagine
di Papa Marcellino come abbiamo avuta quella sì
preziosa di Papa Callisto: sono barbati ambedue
e vestono tunica e pallio sacro. Ben s'intende che
l'arte non si arrestò dopo Callisto, ma i monu-
menti di epoca certa ci mancano: può però tenersi
per certo che in tutto il secolo terzo non si cessò
dal pio uso di ornare l'esterna parete dei loculi
con imagini e storie sacre: si scolpirono sarcofagi
con allegorie prese dal Vangelo, s'incisero pietre
per anelli e per collane, si lavorarono encolpi in
incavo e in rilievo, lucerne ed ogni altro utensile,
decorando il tutto con simboli ed imagini proprie
del culto e delle cristiane credenze. La lucerna di
Annio Sereno (tav. 474, 1) rappresentante il Buon
Pastore e intorno una ghirlanda di grappoli d'uva,
può bene attribuirsi a questa epoca. Un'altra lu-
cerna (ivi, n. }) che ha per tipo il pescatore e
intorno un egual serto di grappoli d'uva può ben
attribuirsi alla officina medesima.

(Circa il 3o5.)
CONCILIO d' ILLIBERI (ELVIRA.)

Dalle pareti dei cubicoli e dalle cripte sotterra,
la pittura passò ad ornare le pareti delle chiese e
delle Basiliche sopra terra. Avendo Diocleziano e
Massimiano fatte abbattere quelle che si trovavano
costruite nelle terre e nelle regioni del mondo
romano a se soggette, la Spagna e la Gallia dove-
vano averle conservate, grazie al favore del prin-
cipe Costanzo Cloro che vi comandava. Quindi
fu che, circa il }oj adunatosi un concilio o sinodo
nella Spagna presso Elvira, fra le questioni disci-
plinari che vi si trattarono, parve bene proporre
se convenisse dipingere sulle pareti dei sacri edi-
fizii le imagini delle cose o persone alle quali
prestavasi culto e adorazione dai fedeli. Il parere
dei Vescovi fu che indi in poi tali pitture non si
permettessero ; picturas in ecclesia esse non debere,
dice l'epitome del canone )6\ nel quale è scritto
anche il motivo che indusse i Padri a prendere
questa risoluzione : Placuit picturas in ecclesia
esse non t debere, ne quod (1) colitur et adoratiti' in

(1) Altra lezione si è questa: Neque quod colitur aut adoratili-.

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