Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Galleria Omerica o raccolta di Monumenti antichi (Band 3) — [S.l.], 1836

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.3666#0108
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
e ostane,
1 netta pri,
ome difaiii

lao> e paci.
'ispose ai
ivar via a
1 dai venti,
ì tornarono
i di Tro%
*ie due soli
'ione, ed un
ire (v. fai]
sser questo
Uo da ù-
rimandarlo
enelaofjui
Ciò inteso
idersi né
Il giorno

iè non 00
sacre ce'
'overe sceso
potette fr
a tal 0

81

razione offrì a Telemaco doni preziosi pregandolo
di trattenersi anche per altri dodici giorni alla
corte di Sparta ; ma il giovinetto ricuso i doni
e l'ospizio, standogli a cuore i compagni di mare
che lo attendevano a Pilo (v.Sqq).

Frattanto che in Itaca i proci sconquas*
savan coi dischi e coi dardi i bei pavimenti
eh* eran d' attorno alla reggia y stupirono al-
l'udire che Telemaco da lor creduto ai cam-
pi o alle mandre s'era imbarcata per pas-
sare a Pilo presso il saggio figlio di Neleo ,
seguito dalla miglior gioventù del popolo ita-
cese , e diretto da Mentore, o da un dio che
ne vestiva V aspetto, e meditarono, dopo maturo
consiglio che fra loro si tenne, di appostarlo
al suo ritorno nel golfo che divide Itaca da
Some ( v. 670-71 ). Penelope non tardò ad
esserne informata ed assai se ne dolse, e prego
i numi con sacre offerte perchè il figlio le ren-
dessero salvo ed illeso . Nella notte seguente
le comparve in sogno Iftima l altra figlia di
Icario, moglie d* Eumelo dimorante in Tessa-
glia f e V avverti non esser grato ai numi ce-
lesti il di lei pianto, poiché Telemaco era fe-
licemente scortato da Minerva , per la quale
venne la sorella nunzia a Penelope. Questa di
 
Annotationen