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Deutsches Archäologisches Institut [Hrsg.]; Archäologisches Institut des Deutschen Reiches [Hrsg.]
Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts: JdI — 27.1912

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Macchioro, Vittorio: I ceramisti di Armento i Lucania
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https://doi.org/10.11588/diglit.44287#0285
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V. Macchioro, I ceramisti di Armento in Lucania.

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ornamentazione. Erano prodotti importanti«. Tra i trovamenti piu cospicui ricor-
diamo la celebre corona d’oro di Clitonio, trovata nel 1813 e ora a Monaco. L’esten-
sione poi di queste necropoli doveva essere enorme: ilDeCicco le divide in due gruppi.
»II primo comincierebbe lungo le sponde rupestri della Fiumarella, al di sotto dell’
abitato, per la contrada S. Pietro, Piano de’ Guanti, e termina alle terre soprastanti
al paese: il secondo comincierebbe dall’ altura della Tempa del Cantore, per la con-
trada Parabella, per i piani di Serralustrante, del Zucarro, s. Erasmo e va a terminare
. . . in prossimitä del fiume Sauro«. — Armento era dunque evidentemente una
stazione indigena ehe, giä abbastanza florida alla fine della etä del ferro, fu occupata
dagli Italioti e poi dai Lucani, assurgendo a grande importanza. II nome ricorda
la antica Grumentum, oggi Saponara, ehe dista pochi chilometri da Armento e ehe
ebbe grande importanza durante l’impero T). vAnche i trovamenti di Grumento, per
quel ehe si sa, accennano assai spiccatamente a civiltä romana piuttosto ehe greca
0 lucana 2). Si ehe, non essendo probabile ehe due centri cosi cospicui coesistessero
in tanta vicinanza, mostrando Armento una civiltä indigena e greca e italiota,
mentre Grumentum fu romana, ed essendo infine il nome di Armento una evidente
derivazione dal nome di Grumentum, si puo concludere ehe l’una e l’altra erano in
fondo la stessa cittä e ehe il centro della popolazione ebbe solo a spostarsi di poco,
dopo la conquista romana, forse per ragioni strategiche 3), cosi ehe, decadendo la
prisca Armento, sorse o rifiori la romana Grumentum. L’inverso, e cioe ehe Armento
fosse una derivazione di Grumentum, non parrä probabile a chi rifletta sulla natura
dei trovamenti.
Tutto cid a ogni modo dimostra con quanto poco diritto la archeologia recen-
ziore sopprimesse addirittura un centro cosi cospicuo come Armento. Valga come
scusa il fatto ehe i trovamenti di Armento, con provenienza documentata, sono oggi
dispersi per i maggiori musei d’Europa 4) si ehe, limitandosi al museo di Napoli, non
se ne puo far nulla. Bisogna prima costituire un gruppo . . . internazionale di vasi
con provenienza sicura, e poi ricorrere al materiale napoletano, ehe e abbondante si,
ma, per Armento, un po’ scarso di documenti. Scorrendo la lista dei vasi ehe a me
hanno servito per identificare, helle somme linee, questa officina, il lettore vedrä
chiare queste difficoltä.
Un’ altra fonte di errori la quäle contribui certo a far confondere Armento con
Anzi stain cio ehe molto spesso i vasi di Armento recano una falsa provenienza di Anzi:
dico falsa, perche Anzi era un centro ceramografico cosi vigoroso e cospicuo da far
escludere una vera e propria importazione da Armento. La ragione di questo fatto

’) Vedi gli scrittori ehe ne parlano in Nissen Ital.
L a n d e s k. II2 p. 910.
2) »Prodigioso e il numero degli ogetti antichi, ehe
si sono tratti dalle rovine di Grumento. Quivie
si sono rinvenute statue in marmo, Statuette in
bronzo, bassirilievi, idoli, cammei, medaglie
greche e romane, urne cinerarie, vasi lagrimatori,
nazionali e

armi,utensili e denti di elefante ed altro« (Lom-
bardi, Bull. Inst. 1830 p. 22).
3) Grumento fu presa nel 215 dai Romani, dopo
vinti ivi i cartaginesi, nel 207 Annibale tento di
riprenderla.
4) Il De Cicco parla di »oggetti antichi in grande
quantitä ehe hanno arricchito diversi musei
stranieri«.

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