5
tersi iti non cale i tanto ricercati bagni caldi, e sostituire a questi
i freddi , perchè avcano ridonata la vita ad Augusto mercè le
cure di Antonio Musa (i)? Non è forse la moda che si compiace
distrugger quello che ieri edificò , per far sorgere di nuovo
quello già da lei distrutto \ e mentre Napoli aveva a se
prossime tante sorgenti salutari , fece accorrere gl1 2 infermi a
quelle d1 Ischia , sole cd uniche a fare de’ miracoli fisici ? Non
voltò forse e dopo pochi anni a questa le spalle , e si ad-
disse ad accarezzare le già da lei abbandonate di Pozzuoli?
Ora, e per nostra buona sorte, non ha incominciato a rivol-
ger gli occhi alla spiaggia de’ Bagnuoli, alla quale non era re-
stato che il solo nome ; e così dare a quelle acque novella vi-
ta (2) ? E chi dunque potrà far sì che non si estenda su tutte
le altre dei nostri contorni, ed anche sulle penne degli scien-
ziati onde ne tessano la progettata istoria? Questa speranza è
alimentata dalla memoria di quanto si è progredito in questa
Capitale anche sul frequente e profittevole uso de’bagni dolci,
di mare, e de’termali. Chi di noi non si ricorda quanto, e
non ha gran tempo , in Napoli era difficile ed incommodo in-
sieme il bagnarsi , e nel più forte della state •, e con quanta
facilita, convenienza, decenza , ed utilità insieme oggi si può
o per necessita, o per sollievo , od anche per semplice sol-
lazzo bagnarsi da per ogni dove e col massimo comodo ?
L’amore del patrio suolo ci susurra all’orecchio che le ani-
me benefiche , le quali nel XVII. secolo seppero richiamare
dal profondo 'obblìo i bagni Puteolani, non sono estinte ancora,
ed il fatto lo proclama a noi ed all’ Europa tutta. Possa il
filantropico esempio del Marchese Nunziante essere d’ un effi-
cace sprone, e risvegliare negli animi de’ricchi possidenti quello
(1) Veci. Le fmperadrici Romane cc. Napoli 1786. Coi. I. pag. i83.
(2) Memoria Chimico-Medica su l" acqua Termo-minerale del Ta-
gliuolo nelle vicinanze di Napoli dei Prof. Francesco Petruccelli e
Giacomo Maria Paci. Napoli 1802.
tersi iti non cale i tanto ricercati bagni caldi, e sostituire a questi
i freddi , perchè avcano ridonata la vita ad Augusto mercè le
cure di Antonio Musa (i)? Non è forse la moda che si compiace
distrugger quello che ieri edificò , per far sorgere di nuovo
quello già da lei distrutto \ e mentre Napoli aveva a se
prossime tante sorgenti salutari , fece accorrere gl1 2 infermi a
quelle d1 Ischia , sole cd uniche a fare de’ miracoli fisici ? Non
voltò forse e dopo pochi anni a questa le spalle , e si ad-
disse ad accarezzare le già da lei abbandonate di Pozzuoli?
Ora, e per nostra buona sorte, non ha incominciato a rivol-
ger gli occhi alla spiaggia de’ Bagnuoli, alla quale non era re-
stato che il solo nome ; e così dare a quelle acque novella vi-
ta (2) ? E chi dunque potrà far sì che non si estenda su tutte
le altre dei nostri contorni, ed anche sulle penne degli scien-
ziati onde ne tessano la progettata istoria? Questa speranza è
alimentata dalla memoria di quanto si è progredito in questa
Capitale anche sul frequente e profittevole uso de’bagni dolci,
di mare, e de’termali. Chi di noi non si ricorda quanto, e
non ha gran tempo , in Napoli era difficile ed incommodo in-
sieme il bagnarsi , e nel più forte della state •, e con quanta
facilita, convenienza, decenza , ed utilità insieme oggi si può
o per necessita, o per sollievo , od anche per semplice sol-
lazzo bagnarsi da per ogni dove e col massimo comodo ?
L’amore del patrio suolo ci susurra all’orecchio che le ani-
me benefiche , le quali nel XVII. secolo seppero richiamare
dal profondo 'obblìo i bagni Puteolani, non sono estinte ancora,
ed il fatto lo proclama a noi ed all’ Europa tutta. Possa il
filantropico esempio del Marchese Nunziante essere d’ un effi-
cace sprone, e risvegliare negli animi de’ricchi possidenti quello
(1) Veci. Le fmperadrici Romane cc. Napoli 1786. Coi. I. pag. i83.
(2) Memoria Chimico-Medica su l" acqua Termo-minerale del Ta-
gliuolo nelle vicinanze di Napoli dei Prof. Francesco Petruccelli e
Giacomo Maria Paci. Napoli 1802.