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PIANO SUPERIORE
GABINETTO DEI VETRI.
Basta osservare attentamente gli oggetti raccolti in questa
stanza per essere più cauto in avvenire nel giudicare degli an-
tichi , e precisamente su tutte le conoscenze, che essi avevano
relative ai vetri. In questo gabinetto sono raccolti pochi pezzi di
cristallo di rocca, riposti nella cassettina (33) -, altri di talco,
paste di vetro colorato e paste semplici ec. il tutto per ora al
numero di 2197. Le tazzoline di color celeste cupo (dal N.° 20
a 29) furono rinvenute in una bottega, l’una dentro l’altra così
ben aggiustate con paglia, che formavano tanti diversi involti,
come ancora si pratica per trasportarle in casse. I resti del legno
e della paglia ancora erano visibili. Vi sono de’vetri lavorati
al torno (807), altri con bassi-rilievi (326). Il capodopera in
questa specie di lavori, pubblicato nel R. M. B. (^Uol.XI,
Tav. 28) è tutt’ora ne’magazzini. Vi sono de’vasi ad un solo
ed a più colori ec. Fra questi sono notabili i segnati coi nu-
meri (325,328)5 ed il vaso rotondo con manico mobile di bronzo
(io33) il quale per altro non è unico, ma è il solo che è intero.
Per conoscere la perizia degli antichi nell’ arte di lavorare i
musaici dee osservarsi attentamente la cassetta segnata col nu-
mero 32, nella quale sono riposti dodici piccolissimi musaici
lavorati in modo che lo stesso disegno continua dalla faccia an-
teriore alla sottoposta, ed in particolare il lavoro indicato col
N.° io di fondo blu , e la piccola maschera (12). 11 primo è
stato recentemente pulito 5 e qui si avverte che tutte le paste
antiche di vetro possono pulirsi e ricuperare il loro lucido.
Possono alì’ uopo anche -osservarsi gli oggetti segnati coi nu-
meri (109, i5o, e 328), e quelli riposti nel casseltino (324).
Oggi si mena gran rumore per la contraffazione delle pietre
preziose. Se si da un’ occhiata a ciocche si contiene nel cennato
cassettino, si scorgerà con sorpresa il merito degli antichi per
PIANO SUPERIORE
GABINETTO DEI VETRI.
Basta osservare attentamente gli oggetti raccolti in questa
stanza per essere più cauto in avvenire nel giudicare degli an-
tichi , e precisamente su tutte le conoscenze, che essi avevano
relative ai vetri. In questo gabinetto sono raccolti pochi pezzi di
cristallo di rocca, riposti nella cassettina (33) -, altri di talco,
paste di vetro colorato e paste semplici ec. il tutto per ora al
numero di 2197. Le tazzoline di color celeste cupo (dal N.° 20
a 29) furono rinvenute in una bottega, l’una dentro l’altra così
ben aggiustate con paglia, che formavano tanti diversi involti,
come ancora si pratica per trasportarle in casse. I resti del legno
e della paglia ancora erano visibili. Vi sono de’vetri lavorati
al torno (807), altri con bassi-rilievi (326). Il capodopera in
questa specie di lavori, pubblicato nel R. M. B. (^Uol.XI,
Tav. 28) è tutt’ora ne’magazzini. Vi sono de’vasi ad un solo
ed a più colori ec. Fra questi sono notabili i segnati coi nu-
meri (325,328)5 ed il vaso rotondo con manico mobile di bronzo
(io33) il quale per altro non è unico, ma è il solo che è intero.
Per conoscere la perizia degli antichi nell’ arte di lavorare i
musaici dee osservarsi attentamente la cassetta segnata col nu-
mero 32, nella quale sono riposti dodici piccolissimi musaici
lavorati in modo che lo stesso disegno continua dalla faccia an-
teriore alla sottoposta, ed in particolare il lavoro indicato col
N.° io di fondo blu , e la piccola maschera (12). 11 primo è
stato recentemente pulito 5 e qui si avverte che tutte le paste
antiche di vetro possono pulirsi e ricuperare il loro lucido.
Possono alì’ uopo anche -osservarsi gli oggetti segnati coi nu-
meri (109, i5o, e 328), e quelli riposti nel casseltino (324).
Oggi si mena gran rumore per la contraffazione delle pietre
preziose. Se si da un’ occhiata a ciocche si contiene nel cennato
cassettino, si scorgerà con sorpresa il merito degli antichi per