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questa parte, e per la imitazione del colore e dei diversi strali
di varie agate.
QUADRI MODERNI, E MODELLI DI SUGHERO.
Questa prima collezione di pitture contiene principalmente
quelle della scuola Napoletana, ma non tutti i suoi capidopera,
ed alcune delle estere in numero di circa 4o°-
Caderebbe qui in acconcio dire qualche cosa sulla nostra
scuola Napoletana , la quale suona un poco male alle orecchie
di taluni, che sogliono ingrandirne i difetti , e non mettere a
calcolo quello che in essa avvi di particolare e di lodevole. A
costoro, per non uscire dai nostri limiti , indichiamo solo due
osservazioni da farsi nella presente galleria, onde colla evidenza
del fatto possano giudicare più imparzialmente de’talenti , dei
quali non ha mai mancato , e non manca la nostra scuola.
1. ° Debbono essi esaminare attentamente i nostri artisti prin-
cipiando da quelli del decimo quarto secolo, come da Nicolan-
tonio del Fiore nato nel i354, e morto nel i444, di cui un’o¬
pera si vede nella stanza 3 , (g3) , nella quale è osservabile più
di ogni altro il fondo coi suoi accessorj. Indi i suoi contempo-
ranei , come Simon Papa il vecchio (4? e ?4) •> Pietro Donzelli
(35) j e fuori del Museo anche le opere di Silvestro Buono,
Pietro Donzelli, e particolormentedello Zingaro, e di altri vissuti
posteriormente, e così istruirsi, ed indi ragionare della scuola
Napoletana.
2. ° Debbono aver' riguardo alla versatilità che può dirsi par-
ticolare a questa scuola , ed osservare con quanta facilità il
pennello di Luca Giordano sapeva imitare le altre scuole non
che il particolare stile de1 loro maestri. Per averne un saggio
basta condursi nella stanza a, ed esaminarne i (N? 48 49 5o
5i 54 56 60 62 66 68 71 72 ed 84), e particolarmente i
(N.’ 49 54 e 56) i quali tutti e tre fanno la più forte testimo-
nianza del mirabile talento d’imitazione, e il (NC 710 5o) che
danno a vedere franchezza e celerità di pennello ; ricordandosi
questa parte, e per la imitazione del colore e dei diversi strali
di varie agate.
QUADRI MODERNI, E MODELLI DI SUGHERO.
Questa prima collezione di pitture contiene principalmente
quelle della scuola Napoletana, ma non tutti i suoi capidopera,
ed alcune delle estere in numero di circa 4o°-
Caderebbe qui in acconcio dire qualche cosa sulla nostra
scuola Napoletana , la quale suona un poco male alle orecchie
di taluni, che sogliono ingrandirne i difetti , e non mettere a
calcolo quello che in essa avvi di particolare e di lodevole. A
costoro, per non uscire dai nostri limiti , indichiamo solo due
osservazioni da farsi nella presente galleria, onde colla evidenza
del fatto possano giudicare più imparzialmente de’talenti , dei
quali non ha mai mancato , e non manca la nostra scuola.
1. ° Debbono essi esaminare attentamente i nostri artisti prin-
cipiando da quelli del decimo quarto secolo, come da Nicolan-
tonio del Fiore nato nel i354, e morto nel i444, di cui un’o¬
pera si vede nella stanza 3 , (g3) , nella quale è osservabile più
di ogni altro il fondo coi suoi accessorj. Indi i suoi contempo-
ranei , come Simon Papa il vecchio (4? e ?4) •> Pietro Donzelli
(35) j e fuori del Museo anche le opere di Silvestro Buono,
Pietro Donzelli, e particolormentedello Zingaro, e di altri vissuti
posteriormente, e così istruirsi, ed indi ragionare della scuola
Napoletana.
2. ° Debbono aver' riguardo alla versatilità che può dirsi par-
ticolare a questa scuola , ed osservare con quanta facilità il
pennello di Luca Giordano sapeva imitare le altre scuole non
che il particolare stile de1 loro maestri. Per averne un saggio
basta condursi nella stanza a, ed esaminarne i (N? 48 49 5o
5i 54 56 60 62 66 68 71 72 ed 84), e particolarmente i
(N.’ 49 54 e 56) i quali tutti e tre fanno la più forte testimo-
nianza del mirabile talento d’imitazione, e il (NC 710 5o) che
danno a vedere franchezza e celerità di pennello ; ricordandosi