Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Maffei, Scipione; Vallarsi, Jacopo [Oth.]; Berno, Pierantonio [Oth.]
Verona Illustrata (Parte Prima): Contiene L'Istoria Della Città E Insieme Dell'Antica Venezia: Dall'Origine Fino Alla Venuta In Italia Di Carlo Magno — In Verona: Per Jacopo Vallarsi, e Pierantonio Berno, 1732

DOI chapter:
Dell'istoria di Verona
DOI chapter:
Libro quarto
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.62317#0049
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext

dal Lazio al fiume Eli, e /cacciati i Senoni
fino al Rubicone, godevano generalmente
del gius Italico ; non di quello sidamente
ch’ebbe poi tal nome, e consitte va in esen-
zione da tettasico, e da campatico, ma di
quello eh’ era annetto all’ ettèr d’Italia, e
consisteva principalmente in non aver Presi-
de alcuno. Fulvio Fiacco nel suo Consida-
to, o perchè stimasse atto di giustizia l’avan-
zar di grado chi tanto contribuiva e col da-
naro, e con la gente alla grandezza di Ro-
ma , o perchè avesse in animo d’ acquistar
voti per le leggi Agrarie, che insieme con
Caio Gracco meditava , propose di fargli
tutti Cittadini Romani; ma uccisi l’uno e
l’altro ne’tumulti perciò seguiti, trent’ an-
ni appretto Livio Druso Tribuno della ple-
be uomo di rettittime intenzioni, promise
a gl’italiani di novamente promuover tal
legge; ma prima di poterlo fare retto attàs-
sinato mi sieramente : per lo che irritati i po-
poli, e invaghiti della prometta Republica,
si sidlevarono, e ne seguì quella orribil guer-
ra, che in poco più di tre anni due Conso-
li, e tte crediamo a Patercolo, trecento mi-
la Italiani, che avean prette l’armi in varie
parti, rapì, edifirùssè. Bolliva etta fiera-
mente ancora, quando con legge detta Giu-
lia dal Conside Lucio Giulio Celare , che
nell’anno 664 la promulgò, fu comunicata
la cittadinanza Romana a putti que’ popo-
li, che iq tanta procella si erano mantenuti
fedeli a Roma; con che tutto il Lazio, e
buona parte dell’ Etruria la conseguLe dal-
la parte di là arrivò tale indulto fino ad
Eraclea sui golfo di Taranto, come da un
patto di Cicerone per Balbo si può ritrarre.
Nè terminò tal guerra , che seguita 1’ ag-
C/». gressione di Cinna, e principiati già i moti
heù. t. 4, Mario, e Siila, tutti i paesi, che ttecon-
do 1’ ordine del politico si diceano Italia,
della Cittadinanza onorati furono dal Sena-
to, a riserva de’ Lucani e de’ Sanniti, cui
fu difserita, per edere fiati gli ultimi a de-
por l’armi. Secondo l’uso anche qui si an-
dò per gradi: si diede prima la Cittadinan-
za senza voto; si concedette poi quefio an-
cora nel Considato di Papirio Carbone, poi-
ché degl’ Italici debbon senza dubbio inten-
Ep. gp. dersi quelle parole dell’ Epitome Liviana,
«84. cjie siu dato il fuffr agio a' nuovi Cittadini ; e
a quefio secondo noi debbon riferirli quelle
di Cicerone nell’ottava Filippica, che del
suffragio de’ nuovi Cittadini contesiero Otta-
vio, e Cinna: perciò Siila poco dopo per
avergli favorevoli, sifirinse con patto spe-
ziale di non rivocarmai la Cittadinanza,nè
se. il gius di suffragio poco avanti lor conceduto,
La participazione della Republica a’ po-
poli lino al Rubicone fecellrada per l’istes-
Ver. Jlluff Parte I

QUARTO.

66

so grado prima a’ situati fra il Rubicone,
e’1 Po, dipoi anche a quelli di qua dal Po,
e fino all’ Alpi. Stradone • da che i Romani l- 5.
participarono a gl' Itali la Cittadinanza , su
preso di comunicare l'isieffo onore anche a' Galli
cifalpini, ed a' Veneti, e di chiamargli tutti
Italiani, e Romani. Ma prima ci fu confe-
rito il gius del Lazio. Credibil cotta è, che
nel portar fino al Rubicone la Cittadinan-
za si e sitend elle fino al Po il gius Latino;
quinci è, che poco dopo dell’iflesso onora-
ti fummo anche noi Traspadani, come chia-
mavano, i Romani quelli, eh’erano di qua
dal Po. II modo, con cui questa condizio-
ne ci venne conferita, fu con ettèr molte di
quelle Città dichiarate Colonie Latine, e
ciò per opera di Pompeo Strabene padre di
Pompeo Magno, mentr’ era in quelle parti
Proconsole, dopo ettère fiato Coniòle nel
665. Essondo duelli morto perfulmine due
anni dopo, e durante ancora il suo Procon-
solato, ne risulta, che tal grado si conse-
guisse da noi nel fin della guerra Soziale .
Afeonio Pediano, cui siam debitori di que-
lla bella notizia, insegna, come Pompeo
eresse le Città trafpadane in Colonie, non col •» de-
mandarvi abitanti nuovi, ma rimanendo i vec- n,anffed
chi, col dar loro il gius del Lazio . Quello è incoisi ma.
ciò, che a propofito d’alcuni popoli di Spa- nemibus^
gna chiama Dione ettèr considerati, o qua- "ssffsff
lificati come Coloni Romaqi. Non si fece 45.
adunque nome anticamente ne’paesi conqui-
slati era in uso, ma in modo, che senza
dimezare i suoi terreni a veruno, quelle e8’“'
Città n’ebbero 1’onore, e l’utile, ma non
l’aggravio, o ’l danno; venendo sedamente,
come in proposito delle Colonie dille Pater- 4
colo, amplificato il nome Romano con la coma- Ro-
me azione del'gius. Spiega 1’ iltesso Aseonio, XZT”
inche principalmente consittesse la condizion nmmu-.
Latina delle Città, dicendo, che chiunque
in quelle sottenuti avesse i primi ufizj, con-
seguiva la cittadinanza Romana : usizj in
genere dice Appiano ancora; Strabono spe- App.ctv.
ci fica Edilità, eQuestura. Or quali fotte-
ro precifamente le Città, che diventarono
allora Colonie Latine, nè Autore, nè mo-
numento abbiamo, da cui ricavar si polla:,
ma che una di esse fotte Verona, si ha per
buona sorte dall’ autor del Panegirico a Co-
stantipo; il quale parlando dell’attedio fe-
llemi to da Veronesi, incidentemente ricor-
da , come quella Città era già fiata da Pom- s.
peo. Strabono fatta Colonia. Intorno dun-
que all’ anno di Roma 6$6 Colonia Latina
diventò Verona. ali quandi
Non molto si slette ottenuto il gius del d^duffrat
Lazio a conseguire anche la cittadinanza
Romana, e con voto. I popoli rittpetto a
Roma cittpadani appare, che già I’ avellerò
F, nel
 
Annotationen