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Miziołek, Jerzy
Muse, Baccanti e Centauri: i capolavori della pittura pompeiana e la loro fortuna in Polonia — Varsavia, 2010

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https://doi.org/10.11588/diglit.22411#0023

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III. "Una citazione" di Ercolano in una ricostruzione della villa
di Plinio il Giovane a Laurentum di Stanisław K. Potocki

Tra i polacchi recatisi in dotto pellegrinaggio ai piedi del Vesuvio
spicca il nome del conte Stanisław Kostka Potocki (da alcuni con-
fuso con il cugino Jan Potocki, autore del celeberrimo Manoscritto
trovato a Saragozza), nel 1772-1774 allievo dell'Accademia Reale di
Torino, in patria organizzatore di scuole, scrittore e teorico d'arte,
legato all'Italia da molteplici legami e attività di ricerca e cultura:
scavi a Nola, studi di archeologia e architettura antica, raccolte di
quadri, incisioni, vasi; sua anche la già ricordata e pregevolissima
ricostruzione su carta della Villa di Plinio il Giovane a Laurentum
(ili.7). Nel 1786, soggiornando a Napoli in compagnia di un noto
architetto polacco e suo valente collaboratore, Chrystian Piotr Ai-
gner, il conte aveva tratteggiato una pianta di Pompei, anch'essa
andata persa durante la seconda guerra mondiale. Ingegno ver-
satile, studioso di sicura dottrina, filosofo illuminista, Stanisław
Kostka Potocki fu altresì divulgatore di Winckelmann, di cui aveva
tradotto Sull'arte degli antichi ossia il Winckelmann polacco.

Non se ne hanno ritratti vesuviani. Altri - sì, e parecchi, tra cui
il più felice e famoso, di Jacques-Louis David, probabilmente co-
minciato nel 1780 a Napoli (Ryszkiewicz 1963). Per fortuna è ri-
masta una lettera in francese alla moglie, pubblicata nel 1952 da
Maria L. Bernhard, con una splendida descrizione di un'escursione
sul Vesuvio. Eccone un brano: "Ci muovevamo lungo l'orlo del
fosso che circonda il cratere, come tra le nuvole. Dopo appena
cinque o sei passi sentimmo sprigionarsi da sotto i nostri piedi un
caldo vapore che ricopriva la cima di un manto trasparente e leg-
gero. Il vento ci scaraventava addosso le nuvole del cratere e il
denso fumo della lava che a fianco scendeva a valle. [...] Da una
parte distinguevamo appena un orlo del fosso, p er noi baratro 7. B: Giuseppe Grassi, Ritratto del conte Stani-
senza fondo, dall'altra un erto pendio del monte, simile a un gro- slaw K- Potockl< matita su carta, ca. 1774,

. j. -, .j . - -i Wrocław, Ossolineum; C: J. L. David, Ritrat-

viglio di nuvole, su cui dovevamo poggiare i piedi. Immagina il w M cmte Stamdaw K Potocki> particolare;
caldo che ci avvolgeva da ogni parte, intriso dell'odore di bitume olio su tela, 1781, Wilanów.

III."Una citazione"di Ercolano in una ricostruzione della villa di Plinio il Giovane a Laurentum di Stanisław K. Potocki
 
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