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Miziołek, Jerzy
Muse, Baccanti e Centauri: i capolavori della pittura pompeiana e la loro fortuna in Polonia — Varsavia, 2010

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https://doi.org/10.11588/diglit.22411#0089

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Appendice II: Jerzy Żelazowski, Nuove ricerche sulla Casa

del Fauno a Pompei

La Casa del Fauno, simbolo della prosperità degli abitanti di
Pompei nella tarda età sannitica, grazie al suo apparato decorativo
con la famosissima Battaglia di Alessandro si è posta al centro
dell'attenzione degli studiosi fin dalla sua graduale scoperta nel
1830. Dopo secolari discussioni sulle questioni stilistiche e crono-
logiche della decorazione musiva e parietale si è approdati ad una
communis opinio, tuttavia recentemente rimessa in gioco dalla pub-
blicazione a lungo attesa dei risultati degli scavi stratigrafici, effet-
tuati negli anni 1961-1963 da Arnold Tschira e Friedrich Rakob,
e delle precedenti indagini delle strutture murarie e del sistema di
rifornimento idrico della casa, condotte da Arnold Tschira e René
von Schòfer già prima della seconda guerra mondiale.

Queste importanti ricerche, anche se note, rimasero a lungo
poco pubblicate; soltanto con l'impegno di Adolf Hoffmann, che
riprese dal 1976 lo studio architettonico della casa, e in seguito di
Andrea Faber, incaricata nel 1992 dell'elaborazione dei reperti sca-
vati negli anni sessanta, si è giunti a delle conclusioni importanti
soprattutto per la precisazione cronologica delle diverse fasi edili-
zie della Casa del Fauno.

Gli scavi stratigrafici di Pompei, risalenti a V. Spinazzola
e A. Maiuri, furono ulteriormente approfonditi, certo soltanto in
luoghi delimitati, dagli anni settanta del secolo scorso (M. Bonghi
Jovino, S. De Caro), e in questa prospettiva bisogna vedere anche
le ricerche di A. Tschira e F. Rakob al di sotto della pavimentazio-
ne della Casa del Fauno. Le indagini nelle aree dell'ingresso del
secondo atrio, dell'estremità nord della zona di servizio e dell'an-
golo sud-orientale del secondo peristilio hanno permesso di segui-
re tutte le tappe delle diverse ristrutturazioni dell'edificio; inoltre
hanno anche fornito testimonianze sull'insediamento nell'Insula
VI 12, sulla produzione ceramica e forse sulla lavorazione dell'os-
so, attribuibili al VI/V secolo a.C. e in piena continuità fino al III

81. A: Fauno danzante dalla Casa di Fauno,
copia ottocentesca, Museo Czartoryski, Cra-
covia.

Appendice II: Jerzy Żelazowski, Nuove ricerche sulla Casa del Fauno a Pompei | 87
 
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