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Miziołek, Jerzy
Muse, Baccanti e Centauri: i capolavori della pittura pompeiana e la loro fortuna in Polonia — Varsavia, 2010

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https://doi.org/10.11588/diglit.22411#0081

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71. Dipinti rinvenuti nell'Augusteum di Er-
odano esposte al Museo Archeologico Na-
zionale di Napoli in occasione della mostra:
Ercolano. Tre secoli di scoperte, foto del 2009.

luce e già noto in tutta l'Europa grazie alle celebri incisioni di
Giovanbattista e Francesco Piranesi (ili. 70), anch'esse acquistate
dal sovrano. Negli anni Settanta del Novecento è stata costruita
a Malibù una copia quasi perfetta della Villa dei Papiri, documen-
tata da Karl Weber fin dal suo rinvenimento verso la metà del
Settecento e, di recente, ritornata oggetto di esplorarazioni. La
direttrice degli scavi di Ercolano, Maria Paola Guidobaldi, cui si
deve, tra l'altro, la straordinaria mostra Ercolano. Tre secoli di scoper-
te (ili. 71), ha da poco pubblicato, con l'aiuto di Domenico Espo-
sito, i risultati di queste ultime ricerche nelle Cronache ercolanensi
(39, 2009).

Dagli scavi vesuviani i polacchi sono rimasti assenti. Si veda,
però, M.A. Wójcik, Villa dei Papiri ad Ercolano (1986). Ma, sin dal
Settecento, non sono mai mancati tra i più appassionati e colti
visitatori di Pompei, Ercolano e Napoli. Ne hanno scritto, alcuni
con acume. Incantati, hanno commissionato opere d'arte, spesso
di pregevole fattura. Di tutto ciò manca tuttora uno studio appro-
fondito. Il nostro è soltanto un primo contributo. La visita della 72. Studenti deU'Istituto di Archeologia dell'Univer-
profeSSOreSSa Guidobaldi, Ospite dell'inaugurazione di questa mo- sita di Varsavia nella Villa di Arianna a Stabia.

Conclusione I 79
 
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