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Münster, Sebastian; Petri, Heinrich [Drucker]
Sei Libri Della Cosmografia Vniuersale: ne quali secondo che n'hanno parlato i piu ueraci scrittori son disegnati, I siti de tutte le parti del mondo habitabile & le proprie doti: Le Tauole topographice delle Regioni. Le naturali qualita del terreno, onde nascono tante diferenze, & uarieta dicose, & animate & non animate & non animate ... — [Basel]: Stampato A Spese Di Henrigo Pietro Basiliense, 1558 [VD16 M 6712]

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https://doi.org/10.11588/diglit.51454#1207
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e
ai - Atrica ,
& mafsimeli piedi &le gabecò bolzachini & altre copertefattedi pelle,p nò eller oftefi
‘ daimorfiloro.Qnuanoa dorinire.fregano li piédi delletto col aglio, & glilegano ator-
no del’herba [pinofa per caufa delli fcorpioni. Truouafi appreftfo diloro un albeto chefi
chiama meliloto,del quale fanno vino Ma quelli populi cheftàno nella marmarica inte
riore,dicefi chenò fono fottopofti a realcuno,n6 fanno che cofa fia giuftitia, fempre in-
tenti ailatrotintj.Come hanno fualiggiate quelle prime cofe che fcontrano uenir dal de
ferto,fubbito ritornano alle ftazeloro. Tutti quefti Lybici pfone filueftre habitano al fe-
redifcoperto,cOtenti di uiuere come le beltie,n6 magiano cofa glomgfi1th.Co niune ue
fti fuori chéco pelle di capre coprono li corpi loro. A quelta regione e uicino un c%efgrto
rade & Îterile,à pafla molto difficile.Liluoghi mediterranei pieni fono de muchi di fab
%ione,8( quato fono piu fterili di cofe necefiarie al uiuere,tato maggiormeéte fono fertili
de diuerfi & grà ferpeti mafsime de quelli che fichiamano cerafti iT mortfo de Iquah ete-
nuto mortale.Quefti hano il colore fimileal fabbione. Peril che puochi gli difcernono,
reftando cofiingannati dal errore del colore, O ‘
Tempio di Ammone in Marmarica ouero in Lybia exteriore, i
teezzz—zzec——— — e - W V antichamente nella interiot
= R Marmarica fabricato il tepiodi
Ammone (altri dicono di Ha-
4- mone )ilquale acora fichiama
tepio di Gioue arenario . Perche ap-
preffo de greci,Amm6®, uuol dire aré
na. Deltepio diquefto Gioue fi feris -
ueno alcune fauole tali. Hauedo Ba.
cho ouero il padre libero expugnata
i : l’India, & menando l’effercito peril
defetto de Lybia, Eti arene hauedo fete gradifsima ,cò affanno chiefel’aiuto
di Gioue,che nonuolefle in tanta necefsitadeabbandonatlo,Fatto quefto, dicono che
fubbiro gli apparue un montone 2l qualementteluicotre drietoche fuggiua, il monto
nelo coduffe ad una fonteamenifsima. Altri dicono chela fonte featuri dalla terra chep-
cofla fu dal piede del mOrone.Per la qual cofà cSfeguito che egli hebbe l defiderio, giu-
dicò che quelm&tonefufle ftato Gioueifteffo,& iui nel’arena gli fabricò un téepiodima
rauigliofa gradezza, & chiamò iddio Ammone, cioe,Gioue arenario.Fece fare ancora
in honor di quello la imagine del motone,comadando chetutti comeun Diolo adoraf
feno. Cofi fta la fauola.Niente dimenòo chiara cofa e,che in quella arena fu edificato il té-
pio di Gioue, fia chi effer fi uoglia ftato autore dital edificio . Percheleggiamo appreflo
hiftorici degni di fede,che Aleffandro magno & auati di lui Cabife re,da Aleflandria cit
Cambife mòri tà CO grà picoli & fatichela fono andati.Perche bifogna caminare cincp ouetfei giornaté
nellarena, fempre p caldifsimo fabbione,& in tutto quell’afprifsimo uiaggio n6 fi truoua una fon-
tana mai,doue potefle il uiandate rifrefcare il corpoaftaticato.Hor hauedo antichamete
Sata tiratila alfaifsimi, & elledo il tépio arrichito incredibilmete p li doni & offerte ma-
gnifiche de pegrini:uene ancor Cambifere di Perfìa in Egitto, & mado l’effercito ad ex-
pugnar quel repio nobilifsimo,ma il ditto effercito ando in roina oppreflo dalla fortuna
& dal monimeto dellearene. Sono alcuni che cGtano cinquata millia plone p operatiò
nefatanica alhora efler foffocate nel fabBbione. Poi doppò alquanti anni dietro; Aleffan
dro magno uenendo in Egitto,delibero lui ancoraandareal oracolo di Ammone,Bifo-
gnauamo entrarin ftrada per la qualeapena puoche & efpedite perfone potrià camina-
re, doue & dal cielo & dalla terra e cateftia d'acgg, & doue intorno fono l’arene fterili, lé
quali eflédo aceefe dal uapor del fole,jil (ol feruido abbrugiado le piate de piedi dei' cami
natifi fente caldo îtolerabile,fiche bilogna cobattere nò {olamete colardore & cola ficci
ta del paefe,ma anchora co'Ttenacifsimo fabione,iliquale eflédo molto alto & cededo af°
le piatedifticilmete fi pEno expedirli piedi.Ma no obftate le ditte cofe,un gra difio diue
der quefto tepio diGioue,ftimulaua l’animo d'Aleffadro. Cé coloro adoa che eogli deli
berato haueua menar feco,col fiume è fecdda difcefe alla alude Mareotil olomeo chia
ma quel la co Maria,& e uicio ad Alefl adria,diftefo uerfo l’auftro.La li legati Ciren€fi pli
portorno doni,chiedédo pace,& che entraffe nelle città loro.Lui accettati li doni , QA CO-

giunta .





















loue arenario






 
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