BREVE NOTA SULLE SCOPERTE DI S. SEBASTIANO
DESCRITTE NEL PRECEDENTE ARTICOLO
La scoperta fatta dal P. Colagrossi presso la basilica di
S. Sebastiano sulla Via Appia è di grande importanza per la
topografia di quel gruppo- cimiteriale; ed il nuovo edifìcio me-
rita senza dubbio di essere illustrato dal punto di vista topo-
grafico mettendolo in relazione con l'insigne monumento che è
situato lì accanto e che porla il nome di «Platonia apostolica».
Avendo io pubblicato molti anni or sono uno studio sulla
suddetta « Platonia » 1 ho fatto anche ora uno studio speciale sul
nuovo monumento e ne avrei voluto esporre il risultato in questo
stesso fascicolo. Ma essendo questo già impegnato per altri
scritti già presentati da qualche tempo, sono costretto a diffe-
rire una tale illustrazione.
E qui, rallegrandomi con il P. Colagrossi per la sua sco-
perta, dirò solo che il monumento teste tornato in luce presso
S. Sebastiano fu senza dubbio il sepolcro di un martire vene-
rato in quel punto della Via Appia, cioè nel luogo che dicc-
vasi ad catacunibas, ove gli antichi documenti ci indicano i
sepolcri di Sebastiano di Quirino e di Eutichio.
Ed aggiungerò che volendo ricercare il nome di quel sepolcro,
e non potendosi esso attribuire a Sebastiano, la cui tomba è a
tutti notissima, dovremo pensare o a Quirino, vescovo di Siscia, il
cui corpo fu trasferito in Roma e sepolto precisamente in quel
luogo sul principio del quinto secolo, ovvero ad Eutichio, mar-
tire assai venerato nel secolo quarto, oppure dovremo dire che
1 Neil'Elwengabe per il De Rossi (a. 1892).
DESCRITTE NEL PRECEDENTE ARTICOLO
La scoperta fatta dal P. Colagrossi presso la basilica di
S. Sebastiano sulla Via Appia è di grande importanza per la
topografia di quel gruppo- cimiteriale; ed il nuovo edifìcio me-
rita senza dubbio di essere illustrato dal punto di vista topo-
grafico mettendolo in relazione con l'insigne monumento che è
situato lì accanto e che porla il nome di «Platonia apostolica».
Avendo io pubblicato molti anni or sono uno studio sulla
suddetta « Platonia » 1 ho fatto anche ora uno studio speciale sul
nuovo monumento e ne avrei voluto esporre il risultato in questo
stesso fascicolo. Ma essendo questo già impegnato per altri
scritti già presentati da qualche tempo, sono costretto a diffe-
rire una tale illustrazione.
E qui, rallegrandomi con il P. Colagrossi per la sua sco-
perta, dirò solo che il monumento teste tornato in luce presso
S. Sebastiano fu senza dubbio il sepolcro di un martire vene-
rato in quel punto della Via Appia, cioè nel luogo che dicc-
vasi ad catacunibas, ove gli antichi documenti ci indicano i
sepolcri di Sebastiano di Quirino e di Eutichio.
Ed aggiungerò che volendo ricercare il nome di quel sepolcro,
e non potendosi esso attribuire a Sebastiano, la cui tomba è a
tutti notissima, dovremo pensare o a Quirino, vescovo di Siscia, il
cui corpo fu trasferito in Roma e sepolto precisamente in quel
luogo sul principio del quinto secolo, ovvero ad Eutichio, mar-
tire assai venerato nel secolo quarto, oppure dovremo dire che
1 Neil'Elwengabe per il De Rossi (a. 1892).