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NOTIZIE
alla donna versando del liquido in un catino. La scena è ral-
legrata da gruppi di putti e nereidi che dentro barche eserci-
tano la pesca, ovvero muovonsi solitari nelle onde in mezzo a
delfini. Si è pensato che la scena possa riferirsi alle nozze di
Pelèo e Teti, ma essa potrebbe anche riferirsi al mito di Venere
marina. — Un particolare importante si è che la pittura fu in
un certo tempo coperta da una mano di bianco. Sembra per-
tanto che venuta nel quarto secolo quella casa in mano di
cristiani, essi volessero ricoprire tali scene ritenendole troppo
profane.
Copiosi frammenti di suppellettile domestica sonosi trovati
nello sterro, tra i quali lucerne fittili, in gran parte cristiane,
avanzi di bellissimi vasi vitrei, ampolle, coppe, boccali mani-
cati di ogni forma e grandezza, ed un piatto che porta incise
in tutta la sua grandezza varie scene marine di pesca. Fra gli
oggetti metallici si vuol fare speciale menzione di un anello di
bronzo con impronta da sigillare; e l'impronta è di arte cri-
stiana, rappresentante il noto cantbarus a foggia di calice con
due colombe sui labbri, che vi bevono, ed ai piedi due pesci.
Queste ultime scoperte sono di grande importanza, giacche
confermano che la casa del Celio fu veramente una nobilissima
casa romana la quale divenne poi una casa cristiana, come ap-
punto dice la tradizione relativa ai martiri Giovanni e Paolo.
È da sperare pertanto che gli scavi ripresi ora tanto lodevol-
mente dal P. Germano, possano continuarsi e che fra non molto
ritorni in luce tutto quell'insigne monumento, che è uno dei più
caratteristici della Eoma cristiana del quarto secolo.
0. Martjcchi.
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alla donna versando del liquido in un catino. La scena è ral-
legrata da gruppi di putti e nereidi che dentro barche eserci-
tano la pesca, ovvero muovonsi solitari nelle onde in mezzo a
delfini. Si è pensato che la scena possa riferirsi alle nozze di
Pelèo e Teti, ma essa potrebbe anche riferirsi al mito di Venere
marina. — Un particolare importante si è che la pittura fu in
un certo tempo coperta da una mano di bianco. Sembra per-
tanto che venuta nel quarto secolo quella casa in mano di
cristiani, essi volessero ricoprire tali scene ritenendole troppo
profane.
Copiosi frammenti di suppellettile domestica sonosi trovati
nello sterro, tra i quali lucerne fittili, in gran parte cristiane,
avanzi di bellissimi vasi vitrei, ampolle, coppe, boccali mani-
cati di ogni forma e grandezza, ed un piatto che porta incise
in tutta la sua grandezza varie scene marine di pesca. Fra gli
oggetti metallici si vuol fare speciale menzione di un anello di
bronzo con impronta da sigillare; e l'impronta è di arte cri-
stiana, rappresentante il noto cantbarus a foggia di calice con
due colombe sui labbri, che vi bevono, ed ai piedi due pesci.
Queste ultime scoperte sono di grande importanza, giacche
confermano che la casa del Celio fu veramente una nobilissima
casa romana la quale divenne poi una casa cristiana, come ap-
punto dice la tradizione relativa ai martiri Giovanni e Paolo.
È da sperare pertanto che gli scavi ripresi ora tanto lodevol-
mente dal P. Germano, possano continuarsi e che fra non molto
ritorni in luce tutto quell'insigne monumento, che è uno dei più
caratteristici della Eoma cristiana del quarto secolo.
0. Martjcchi.