LA PIÙ ANTICA RAPPRESENTAZIONE
DELLA INCREDULITÀ DI SAN TOMMASO
Questo scritto si propone una cosa molto semplice: si pro-
pone cioè di richiamare, una volta tanto, in forma esplicita e
riflessa la considerazione degl'intendenti, stata prima d'oggi
non più che incidentale, sopra una rappresentanza figurata,
che, sì per la rarità del soggetto e il modo della esecuzione e
sì per il tempo a cui prohahilmente risale, mostra avere una
importanza nell'arte cristiana di gran lunga superiore a quella
che le si è fin qui attribuita.
Trattasi del frammento marmoreo conservato nel Museo di
Ravenna sotto il n. 464 e, fino a nuova collocazione, incastrato
nel muro esterno della così detta « sala bizantina » (fig. 2).
È una lastra di marmo greco venato (proconnesio), su cui
il tempo e l'umidità hanno a poco a poco infuso un colore
DELLA INCREDULITÀ DI SAN TOMMASO
Questo scritto si propone una cosa molto semplice: si pro-
pone cioè di richiamare, una volta tanto, in forma esplicita e
riflessa la considerazione degl'intendenti, stata prima d'oggi
non più che incidentale, sopra una rappresentanza figurata,
che, sì per la rarità del soggetto e il modo della esecuzione e
sì per il tempo a cui prohahilmente risale, mostra avere una
importanza nell'arte cristiana di gran lunga superiore a quella
che le si è fin qui attribuita.
Trattasi del frammento marmoreo conservato nel Museo di
Ravenna sotto il n. 464 e, fino a nuova collocazione, incastrato
nel muro esterno della così detta « sala bizantina » (fig. 2).
È una lastra di marmo greco venato (proconnesio), su cui
il tempo e l'umidità hanno a poco a poco infuso un colore