LA INCREDULITÀ DI S. TOMMASO
43
lite. 1 II sarcofago si conservava e si conserva tuttavia nella
chiesa di S. Celso a Milano. Anche qui Gesù e Tommaso sono
imberbi, ma il primo ha lunga chioma. Un secondo apostolo
è spettatore della scena. Gesù, per mostrare la ferita, inarca il
braccio e lo arrovescia sul capo, e Tommaso si china in modo
da pareggiare con la testa l'altezza della ferita. La scena chiude
una serie che, delineandosi sulla fronde del sarcofago, reca il
presepio con i Magi, poi la traditio legis, poi le Marie al
sepolcro, in ordine cronologico.
Appartengono al v secolo o, tuffai più, al vi le quattro
tavolette della famosa teca eburnea del British Museum,2 in
una delle quali si svolge l'episodio dell'incredulità alla pre-
senza di tre apostoli. Nella tavoletta britannica Gesù solleva
il braccio e Tommaso gli tocca con l'indice un punto del lato
scoperto. Gli altri guardano stupiti, e il più vicino, di fianco
al Redentore, protende la mano in segno di viva sorpresa. I
personaggi del gruppo non hanno una vera iconografia che li
individui, ma ne11" ultimo ricordato è lecito riconoscere i tratti
fisionomici di Pietro. Chi identificasse con Paolo l'apostolo che
si porta la mano al mento, quasi non fosse ancora uscito dal-
l'attitudine del lutto, e con Giovanni quello a destra sbarbato
andrebbe, credo, oltre l'intenzione dell'artista, che per sola
legge di varietà ha fatto senza barba uno degli apostoli, aven-
1 Ch. Rohault de Feeury, Les Saints de la Messe et leups monuments
[Études continuées par son fils), IXe volume, Paris, 1899, pag. 104.
2 Graeven, Fruiteli ristliche imd iniitelalterische Elferibeinwerke, Se-
rie I, Rom, 1898; British Museum. Mediacrul Boom. °2ò. La datazione
vsec. è dello Stuhlfauth. Die altchrisUiche Elfenbeinplastik,Freiburg i.B.
und Leipzig, 1896, pag. 35, nota 3: il Westwooh, al solito, ondeggia fra
quattro secoli (A descriptive Catalogne of the potile wories in the South
Ejmsington Museum. London, 1876. pag. 44). Vedi, per la riproduz. in
opere più alla mano del Graeven. Garrugci citato, voi. VI, Prato, 1880,
tav. 446, 1-4, e Venturi, Storia dell'Arte Italiana, voi. 1, Milano, 1901,
ftgg. 397-400. E vedi poi la ricca bibliografia in Reil, Die frùhchristlichen
Darstellungen der Kreusi ,uu(j ('liristi (negli Studici/ del Ficker), Leipzig,
1904, pagg. 108-109.
43
lite. 1 II sarcofago si conservava e si conserva tuttavia nella
chiesa di S. Celso a Milano. Anche qui Gesù e Tommaso sono
imberbi, ma il primo ha lunga chioma. Un secondo apostolo
è spettatore della scena. Gesù, per mostrare la ferita, inarca il
braccio e lo arrovescia sul capo, e Tommaso si china in modo
da pareggiare con la testa l'altezza della ferita. La scena chiude
una serie che, delineandosi sulla fronde del sarcofago, reca il
presepio con i Magi, poi la traditio legis, poi le Marie al
sepolcro, in ordine cronologico.
Appartengono al v secolo o, tuffai più, al vi le quattro
tavolette della famosa teca eburnea del British Museum,2 in
una delle quali si svolge l'episodio dell'incredulità alla pre-
senza di tre apostoli. Nella tavoletta britannica Gesù solleva
il braccio e Tommaso gli tocca con l'indice un punto del lato
scoperto. Gli altri guardano stupiti, e il più vicino, di fianco
al Redentore, protende la mano in segno di viva sorpresa. I
personaggi del gruppo non hanno una vera iconografia che li
individui, ma ne11" ultimo ricordato è lecito riconoscere i tratti
fisionomici di Pietro. Chi identificasse con Paolo l'apostolo che
si porta la mano al mento, quasi non fosse ancora uscito dal-
l'attitudine del lutto, e con Giovanni quello a destra sbarbato
andrebbe, credo, oltre l'intenzione dell'artista, che per sola
legge di varietà ha fatto senza barba uno degli apostoli, aven-
1 Ch. Rohault de Feeury, Les Saints de la Messe et leups monuments
[Études continuées par son fils), IXe volume, Paris, 1899, pag. 104.
2 Graeven, Fruiteli ristliche imd iniitelalterische Elferibeinwerke, Se-
rie I, Rom, 1898; British Museum. Mediacrul Boom. °2ò. La datazione
vsec. è dello Stuhlfauth. Die altchrisUiche Elfenbeinplastik,Freiburg i.B.
und Leipzig, 1896, pag. 35, nota 3: il Westwooh, al solito, ondeggia fra
quattro secoli (A descriptive Catalogne of the potile wories in the South
Ejmsington Museum. London, 1876. pag. 44). Vedi, per la riproduz. in
opere più alla mano del Graeven. Garrugci citato, voi. VI, Prato, 1880,
tav. 446, 1-4, e Venturi, Storia dell'Arte Italiana, voi. 1, Milano, 1901,
ftgg. 397-400. E vedi poi la ricca bibliografia in Reil, Die frùhchristlichen
Darstellungen der Kreusi ,uu(j ('liristi (negli Studici/ del Ficker), Leipzig,
1904, pagg. 108-109.