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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 17.1911

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Fornari, Francesco: Della origine del tipo dei magi nell' antica arte cristiana
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https://doi.org/10.11588/diglit.19825#0072
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f. fornahi

Forse questo fatto si deve a ragioni puramente artistiche
eli simmetria, come ormai credono i più, ed a me non importa
entrare nella quistione, 1 ma solo voglio notare che in tutti i
dipinti l'atteggiamento di ciascuno dei Magi è sempre quello
di cui abbiamo il più antico esempio nell'affresco della cap-
pella greca. La stessa posizione delle mani, dove più dove
meno elevate, lo stesso atteggiamento dei piedi, la stessa incli-
nazione del corpo; solo in qualcuno dei dipinti più tardi le
figure sono più erette, come nei mosaici di S. Maria Maggiore.2
Evidentemente è il tipo medesimo, adoperato la prima volta

Fig. 5.

nel secondo secolo, che, divenuto canonico, si è sempre ripe-
tuto nelle pitture cimiteriali.

E non solo in queste, chè nelle rappresentanze dei sarcofagi
(fig. 5) il tipo dei Magi è lo stesso; nè ho bisogno per dimo-
strarlo di molte parole, poiché basta uno sguardo ai monu-
menti. 3 Talora essi appariscono accompagnati dai camelli, 4
ma la loro attitudine è sempre la stessa, e se pure in qualche

1 V. per ciò Bayet, in Duchesne et Bayet, Mémoire sur une mission
au Moni Athos, p. 268 sgg.

2 V. Diì Rossi, / mosaici delle chiese di Roma, tav. V. Per le diver-
genze fra questa e le altre rappresentanze dei Magi, vedi ibid., f. 4.

3 Raccolti in Garrugct, Storia dell'arte cristiana, voi. V, passim. Sono
anche riuniti nel recente volume del Marucchi I monumenti del museo
cristiano lateranense (Hoepli, 1910).

4 V. Garrucci, op. cit., tav. 384, 5, 7.
 
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