gli itinerari dei pellegrini
163
Itinerario Malmesburiense.
(Ecclesia).
Lo stesso possiamo ripetere per Fuso fattone nel malme-
sburiense.
Itinerario Salisburgense.
( Botunda, Domus, Oratorium ).
Rotimela, Domus e Oratorium nel Salisburgense hanno va-
lore simile ad ecclesia.
difficile a credersi. Per la tomba di S. Cornelio il de locis dice... in coe-
tneterio ('(disti Cornelius et Cypriamts in ecclesia dormi/nit. Ora in
quella cripta la pittura dei ss. Cornelio e Cipriano, eseguita nel sec. vi, già
esisteva quando l'anonimo autore del de luci* descrisse quel santuario sto-
rico, che chiamò dunque evidentemente ecclesia. Nell'itinerario malmesbu-
riense si dice : Ibidem (rispetto al gruppo storico centrale del cimitero di
Callisto) ecclesia S. Cornelii et corpus. Si osservi che di S. Agnese si dice
nello stesso itinerario : Tuxta ciani (Nomentanam) S. Agnetis et ecclesia
fi corpus, usando una espressione quasi identica. Ma il corpo di S. Agnese
era nel secolo vii nella sua basilica detta ecclesia, dunque anche il corpo
di S. Cornelio era nella sua cripta, come d'altronde sappiamo, detta pur
essa ecclesia. Se dunque l'angusta cripta di S. Cornelio fu detta ecclesia
nel de locis e nel malmesburiense con ogni certezza, potè ugualmente
dirsi ecclesia la cripta simile dei papi. Intatti il de locis di quel venerando
santuario dice : ... iuxta eandem ciani (Appiani) ecclesia est 8. ìSyxti
papae, ubi ipse dormii. Ibi quoque et Caecilia virgo pausai, ecc. S. Sistoli
tino all'epoca delle grandi traslazioni dei corpi dei martiri nell'interno di
Roma rimase e fu sempre venerato nella cripta papale. Ma nel de locis,
come appresso dimostrerò, ubi indica regolarmente il monumento stesso.
ibi il gruppo topografico. Dunque, in base a.questa constatazione, il passo
del de locis può così parafrasarsi: « Presso la stessa via (Appia) c'è la
ecclesia del papa S. Sisto, nella quale (ubi) egli è sepolto ed in quella
regione (ibi) riposa anche la vergine Cecilia ecc. ». Ma Sisto li era sepolto,
come si è detto, nella cripta de' papi, anche nel secolo VII, quando fu
composto il de locis. dunque questa è chiamata col nome di ecclesia.
Del resto che un vocabolo di più ampio significato quale è quello di
ecclesia possa essere usato e ridotto anche ad una accezione assai più
ristretta, come nei due esempi ora esaminati, non è senza riscontro.
La parola coemeterium che dal primo al quinto secolo, almeno in Roma
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Itinerario Malmesburiense.
(Ecclesia).
Lo stesso possiamo ripetere per Fuso fattone nel malme-
sburiense.
Itinerario Salisburgense.
( Botunda, Domus, Oratorium ).
Rotimela, Domus e Oratorium nel Salisburgense hanno va-
lore simile ad ecclesia.
difficile a credersi. Per la tomba di S. Cornelio il de locis dice... in coe-
tneterio ('(disti Cornelius et Cypriamts in ecclesia dormi/nit. Ora in
quella cripta la pittura dei ss. Cornelio e Cipriano, eseguita nel sec. vi, già
esisteva quando l'anonimo autore del de luci* descrisse quel santuario sto-
rico, che chiamò dunque evidentemente ecclesia. Nell'itinerario malmesbu-
riense si dice : Ibidem (rispetto al gruppo storico centrale del cimitero di
Callisto) ecclesia S. Cornelii et corpus. Si osservi che di S. Agnese si dice
nello stesso itinerario : Tuxta ciani (Nomentanam) S. Agnetis et ecclesia
fi corpus, usando una espressione quasi identica. Ma il corpo di S. Agnese
era nel secolo vii nella sua basilica detta ecclesia, dunque anche il corpo
di S. Cornelio era nella sua cripta, come d'altronde sappiamo, detta pur
essa ecclesia. Se dunque l'angusta cripta di S. Cornelio fu detta ecclesia
nel de locis e nel malmesburiense con ogni certezza, potè ugualmente
dirsi ecclesia la cripta simile dei papi. Intatti il de locis di quel venerando
santuario dice : ... iuxta eandem ciani (Appiani) ecclesia est 8. ìSyxti
papae, ubi ipse dormii. Ibi quoque et Caecilia virgo pausai, ecc. S. Sistoli
tino all'epoca delle grandi traslazioni dei corpi dei martiri nell'interno di
Roma rimase e fu sempre venerato nella cripta papale. Ma nel de locis,
come appresso dimostrerò, ubi indica regolarmente il monumento stesso.
ibi il gruppo topografico. Dunque, in base a.questa constatazione, il passo
del de locis può così parafrasarsi: « Presso la stessa via (Appia) c'è la
ecclesia del papa S. Sisto, nella quale (ubi) egli è sepolto ed in quella
regione (ibi) riposa anche la vergine Cecilia ecc. ». Ma Sisto li era sepolto,
come si è detto, nella cripta de' papi, anche nel secolo VII, quando fu
composto il de locis. dunque questa è chiamata col nome di ecclesia.
Del resto che un vocabolo di più ampio significato quale è quello di
ecclesia possa essere usato e ridotto anche ad una accezione assai più
ristretta, come nei due esempi ora esaminati, non è senza riscontro.
La parola coemeterium che dal primo al quinto secolo, almeno in Roma