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Requeno y Vives, Vicente
Saggi sul ristabilimento dell'antica arte de'greci e romani pittori (Band 1) — Parma, 1787 [Cicognara, 193A]

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https://doi.org/10.11588/diglit.13393#0148

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88

esaminate il mio Teseo (a) : non vi par egli
che siasi cibato di carne , e non di rose, co-
me quello da voi tanto encomiato di Parrasio?
Arrossirono i lodatori dell'antichità, e col si-
lenzio mostrarono, che in Enfranore regnava
il vero spirito della Grecia, sempre inimica
eli snervare i talenti naturalmente liberi de' vi-
vi colla paura e col rispetto de' morti; e fe-
cero ben palese, convinti dalle ragioni d'Eu-
franore, quanto mai sia irragionevole stimar ter-
mine delle arti i parziali accrescimenti delle
medesime fatti dagli antichi, benché per al-
tro rispettabilissimi, Professori. Se non fòsse
vissuto a questo tempo Eufranore, l'ultima epo-
ca della greca Pittura sarebbe stata quella di
Lisippo ; ma fornito come egli era di cogni-
zioni pittoresche, e accreditato per la robu-
stezza, vivacità, maestà, e naturalezza del co-
lorito , fu l'appoggio più fermo de' moderni, e
difènsor vittorioso delle novelle invenzioni.

(a) Theseus , iri quo dixit, eumdem apud Parrasium ro-
pustum tsic, statuì vero carni. Piinio cap. 11 .
 
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