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L E Z I O N E XII.
DELLE CHIESE SOPRA IL PONTE A RURACONTE
DETTO ALLE GRAZIE.
Erissima cosa è , che 1* esercizio dell*
Architertura , il quaJe molte , e rile-
vanriisime utilità apporta alla umana
società, non mai nè più laudevoli ,
nè più vantaggiose macchine ha in-
venrato dell’ ingegnoso , ed ardito ar-
tificio di unire con archi alzati per a-
ria un Ponte su’fiumi ; quinci il nome Tonte da’ Gram-
matici si vuol derivato dal verbo -pendeo, quasi che dall*
aere pendendo i Ponti, alla terra arrechino non poco
vantaggio , e comodo, onde arricchirla. E Je Storie pie-
ne sono di quefii sìupendi monumenti deJJa potenza dei
Gran Monarchi, siccome del valore degli Architetti. Ma
io lasciando ai curiosi dell’ antichità il cercare altrove so-
miglianti maraviglie, rammenterò quì i quattro Ponti, che
ha la Città di Firenze , e sono il Ponte 'Vecchio , quello a S.
Trinita , quello alJa Carrsja , e il Rubaconte, o sia Ponte
alle Grazie , il quale non men maefioso , che sacratissimo
per il copioso novero di Chiese su le sue Pile sabbricate,
e fiorito avendo ancora di Uomini Ulustri in Santità , e
sapere , ch* ebbero ivi i loro natali , sarà di questa Le-
zione un dilettevole argomento.
II. Negli anni adunque 1136. secondo il Villani L.
6. c. 26. e Scipione Ammirato Lib. 1. col disegno di La-
po fu fabbricato questo Ponte , e benchè nella pianta
non si contino in oggi, che sette Archi, fu però fatto di
archi nove , sepolte estendo due piJe dalJa parte di mez-
zodì, verso il Palazz j de* Signori del Nero, i quali sotto
i chiu-
L E Z I O N E XII.
DELLE CHIESE SOPRA IL PONTE A RURACONTE
DETTO ALLE GRAZIE.
Erissima cosa è , che 1* esercizio dell*
Architertura , il quaJe molte , e rile-
vanriisime utilità apporta alla umana
società, non mai nè più laudevoli ,
nè più vantaggiose macchine ha in-
venrato dell’ ingegnoso , ed ardito ar-
tificio di unire con archi alzati per a-
ria un Ponte su’fiumi ; quinci il nome Tonte da’ Gram-
matici si vuol derivato dal verbo -pendeo, quasi che dall*
aere pendendo i Ponti, alla terra arrechino non poco
vantaggio , e comodo, onde arricchirla. E Je Storie pie-
ne sono di quefii sìupendi monumenti deJJa potenza dei
Gran Monarchi, siccome del valore degli Architetti. Ma
io lasciando ai curiosi dell’ antichità il cercare altrove so-
miglianti maraviglie, rammenterò quì i quattro Ponti, che
ha la Città di Firenze , e sono il Ponte 'Vecchio , quello a S.
Trinita , quello alJa Carrsja , e il Rubaconte, o sia Ponte
alle Grazie , il quale non men maefioso , che sacratissimo
per il copioso novero di Chiese su le sue Pile sabbricate,
e fiorito avendo ancora di Uomini Ulustri in Santità , e
sapere , ch* ebbero ivi i loro natali , sarà di questa Le-
zione un dilettevole argomento.
II. Negli anni adunque 1136. secondo il Villani L.
6. c. 26. e Scipione Ammirato Lib. 1. col disegno di La-
po fu fabbricato questo Ponte , e benchè nella pianta
non si contino in oggi, che sette Archi, fu però fatto di
archi nove , sepolte estendo due piJe dalJa parte di mez-
zodì, verso il Palazz j de* Signori del Nero, i quali sotto
i chiu-